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  • Romamania:| Luis, non decidono i tifosi

    Romamania:| Luis, non decidono i tifosi

    'Scusate il ritardo'. Lo aveva scritto Totti sulla sua maglietta per scusarsi dei sette mesi di astinenza al gol, proprio contro il Chievo, l'avversario di domani. Ed è stato ancora il capitano a radunare la squadra sotto la Sud dopo il pareggio interno con il Napoli. Sempre in prima fila. I tifosi hanno chiesto l'esonero di Luis Enrique. Baldini lo ha confermato, perchè decide la società, non la piazza. I fischi di sabato scorso li ho trovati profondamente ingiusti: la Roma ha giocato un discreto primo tempo, ha disputato male il secondo, si è fatta ribaltare il risultato, ma ha trovato il guizzo nel finale, dimostrando unità d'intenti e impegno per questa maglia.

    Non basta al pubblico, che ad un tratto è tornato ad essere schiavo del risultato. Evidentemente vedere la quota Champions abbassarsi sempre di più e allo stesso tempo una Roma lontana quattro punti dall'Europa, fa male: ma non me la sento di unirmi al coro della maggior parte dei tifosi e dei cronisti, qualificando come ridicola la stagione. E' il classico campionato di transizione e il livellamento delle squadre in corsa hanno acuito le difficoltà di un gruppo troppo fragile.

    Nella prima fase del campionato credevo fosse Luis Enrique il male maggiore, ma dopo aver osservato le grandi prestazioni di dicembre-gennaio e il crollo finale, credo che molte delle responsabilità ce le abbiano i giocatori: alcuni per scarsa personalità, altri per un livello tecnico inferiore alle attese. Ora però il club non potra più sbagliare. Avrà 50 milioni di euro da investire, più i soldi ricavati dalle cessioni. Utili per far tornare la Roma una regina. Con un anno di ritardo.

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