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  • Chievomania: Dortmund-Marsiglia, ricordi europei. E la Juve...

    Chievomania: Dortmund-Marsiglia, ricordi europei. E la Juve...

    • Federico Vaccari
    Prove d’Europa e di vecchie storie d’amore. Due sfide europee in questo inizio d’agosto per il Chievo Verona di Corini, che nell'affascinante sfida contro il Borussia Dortmund ad Altach (Austria) e in quella prestigiosa di Marsiglia a Le Pontes (Francia), riproverà emozioni che ormai sembravano ricordi lontanissimi.

    Da quella prima volta in Europa nel 2002, seconda stagione di Del Neri, dopo un quinto posto meritatissimo al primo solo anno di Serie A, lo stesso Corini sbagliò quel rigore contro la Stella Rossa al Maracanà che, forse, avrebbe potuto portare un altro 'miracolo' nella già storica stagione del Chievo.

    Nessuno immaginava che a distanza di pochi anni (dopo calciopoli), Pillon rifacesse un altro miracolo, addirittura portando il Chievo di Amauri e compagni ai preliminari di Champions, nella sfortunata sfida contro il Levsky Sofia. Un altro pareggio casalingo dopo il ko in trasferta che non portò nelle casse della società di via Galvani i soldi necessari per trattenere l'italo-brasiliano in squadra e già promesso al Palermo. Molti degli invincibili del miracolo Chievo c’erano ancora in rosa: Lanna e D’Anna su tutti (quest’ultimo ora alla guida della Primavera) e chissà che questi nuovi confronti non portino una ventata di nuova rivalsa.

    Già la rivoluzione interna del Chievo, condita con un mercato da 8 - Gamberini, Izco e Gazzi in entrata in questi giorni - (gestita per buona parte da Sartori) hanno già fatto capire che qualcosa di nuovo nell’aria c’è. Basterà?

    Caldendario. Come un anno fa è il Bentegodi, sponda Chievo questa volta, ad aprire la nuova stagione di Serie A. E per la terza volta sarà la Juventus ad aprirla con il Chievo. La prima al Bentegodi. Sempre in trasferta nelle prime due sfide (2006 e 2009) con due sconfitte di misura chiuse a testa alta. Ma il bilancio complessivo parla di cinque vittorie su dodici.

    Numeri. Ma chissà perché i numeri affascinano nonostante, quasi sempre, non siano garanzia di certezze. Un calendario che parte con il botto, alla seconda c’è addirittura il Napoli, alla terza il Parma che spesso ha giocato brutti scherzi al Chievo. Alla pre vigilia di Natale c’è il derby con il Verona e la stagione si chiuderà come iniziò tredici anni fa, ovvero con la Fiorentina. Pensieri inevitabilmente condivisibili soprattutto alla luce di un ritorno alle origini di Campedelli. Che ha puntato tutto su chi, grazie al miracolo Chievo, è riuscito a portare in Europa modelli da sviluppare e da far crescere.

    Sarà che forse è il momento di ritornare a sognare? Pensieri che nonostante la rivoluzione interna alla società, Costanzi e Sartori su tutti, rimangono alla finestra. Ma quando il campionato inizierà tutto si azzererà per davvero e chissà che il Chievo non parta facendo un brutto scherzo ad Allegri, abbonato agli esordi in sordina. Basterà?
     

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