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  • Montella: 'Kalinic gioca. Mirabelli? Dobbiamo dimostrare unione' VIDEO

    Montella: 'Kalinic gioca. Mirabelli? Dobbiamo dimostrare unione' VIDEO

    • Daniele Longo inviato a Milanello
    Novanta minuti che possono valere una panchina. Ne è consaoevole Vincenzo Montella, se il Milan non dovesse centrare la vittoria contro il Genoa la sua panchina potrebbe saltare. Il tecnico del Milan presenta la gara contro i liguri in conferenza stampa. 

    SULLA GARA CON IL GENOA: 'Non sarà una partita di grosso possesso, sarà sporca, sgorbutica. Dobbiamo fare qualcosa in più a livello caratteriale. Contro l'Aek abbiamo creato molte occasioni da gol, le due squadre si assomigliano. Dovrà essere una gara concreta'.

    SUI NOMI CHE CIRCOLANO PER LA PANCHINA: "Sono lucido e motivato. Vorrei citare Churchill... Il successo è l'abilità di passare da un fallimento all'altro senza perdere entusiasmo. Ho la felicità di allenare il Milan come il primo giorno ma conosco i rischi del mestiere. Ma tutta la mia vita, da sempre è rischiosa: ho lasciato casa da piccolo per sognare, ho iniziato ad allenare da giovanissimo alla Roma ed era un rischio, ho preso la Fiorentina dopo anni bui ed anche qui era un rischio. Non mi spaventa, anzi, do il meglio di me". 

    SULLE RISPOSTE DOPO MILAN-AEK: 'Voglio vederli giocare con coraggio e liberi di testa. Sono queste le chiavi per far scoccare la scintilla che ci manca. È vero, siamo indietro di punti, ma abbiamo statistiche record come quella dei tiri a porta. Vinciamo di rabbia e di unione, ci
    serve'. 

    SUL 3-4-3: 'Io vi vengo dietro parzialmente sul discorso degli schemi. Credo che il calcio, a questi livelli, sia testa e intepretazione perchè la qualità c'è. Molti rincorrono gli alibi, parlo di tutti noi'.

    SULLA MANCANZA DI UNA FORMAZIONE BASE: 'Non è così, perchè giocando ogni tre gioni è inevitabile che si cambi. La formazione base si sta già delineando'.

    SULL'ABBRACCIO CON MIRABELLI: 'Non avevo visto il giornalista di Premium(ride ndr). Con Massimo c'è un rapporto consolidato, non è successo nulla. Questo si è creato alla fine della scorsa stagione, noi ci riuniamo sempre dopo la partita. Ovvio che lui debba valutare con me e deve essere professionale. Io sono messo nelle condizioni, non mi dà suggerimenti. Ogni scelta è figlia della mia testa, sento una società molto vicina. Anzi, li ringrazio perché quest'estate hanno deciso di puntare anche su di me nonostante abbiano cambiato molto'.


    SUL RAPPORTO CON MIRABELLI: 'Io ho visto la sua intervista pre-partita, ha detto cose ovvie. Quello che pesa a me e a loro è la mancanza di vittoria. Se avessimo vinto contro l'Inter, avrei fatto un'ottima strategia nel primo tempo. Io credo si debba dimostrare ancora di più, c'è unione e lo dobbiamo dimostrare anche nel pubblico'.

    SUI FISCHI DEI TIFOSI: 'Noi siamo la seconda squadra che ha tirato in porta di più dopo il Napoli. E' possibile che domani i tifosi possano fischiare dopo un retropassaggio. Ci vuole fiducia e coraggio nelle giocate'.

    SUL CARATTERE: 'Sono d'accordo che manca. Io credo che si debba dimostrare indvidualmente, qualcuno ha bisogno di una carezza in più, altri meno. In questo società e allenatore devono capire che bisogna essere vicino ai giocatori'.

    SE SENTE DI AVER COMMESSO ERRORI: 'Assolutamente, qualche errore posso averlo commesso ma sempre logico nella mia visione e professione. Mi sento motivato e ottimista, siamo lì per trovare la password e passare allo step successivo. Non mi sento di passaggio, nei cambiamenti radicali c'è sempre qualche difficoltà come Guardiola al primo anno di City o Mourinho al primo di United. I risultati mancano ma il gioco no'. 

    SULLE DIFFICOLTA' DEI NUOVI: 'Credo sia un problema di testa e non fisico. Sono giocatori destinati a fare meglio, inevitabilmente. Se noi razionalizziamo il giudizio, noi abbiamo fatto 70 minuti ottimi contro la Roma. Solo 45 minuti con l'Inter ma me li prendo. La qualità c'è, quindi, e va espressa'.

    SULLA POSSIBILE TABELLA: 'Non ne faccio, guardo alla prossima partita. Sono convinto che siamo una squadra difficile da battere'.

    SU KALINIC E ANDRE' SILVA: 'Kalinic giocherà, ve lo dico, Andrè Silva è un valore, è quello che ha segnato di più con noi e con la nazionale portoghese. Ogni volta che non segna, per un attaccante, si parla di una prova deludente'.

    SU BONUCCI: 'Tra poco vedremo il giocatore che tutti avevamo sognato questa estate. Sta migliorando, è chiaro che paghi di più di altri questo momento'. 
     

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