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  • Intermania: 50 anni dalla prima volta
Intermania: 50 anni dalla prima volta

Intermania: 50 anni dalla prima volta

Sarti, Malatrasi, Facchetti, Tagnin, Guarneri, Picchi, Domenghini, Peirò, Milani, Suarez, Corso. Allenatore: Helenio Herrera. Con questa formazione (senza Burgnich, Jair e Mazzola) il 26 settembre 1964 a Madrid l'Inter sconfisse per 1-0 l'Independiente grazie a un sinistro di Corso ai tempi supplementari nello spareggio della Coppa Intercontinentale. Dopo la sconfitta per 1-0 nell'andata ad Avellaneda con gol-fantasma di Rodriguez, i nerazzurri vinsero 2-0 il ritorno a San Siro con le reti di Mazzola e Corso: allora non c'erano le sostituzioni, né la regola dei gol in trasferta e così bisognò giocare la 'bella' in campo neutro. Per la prima volta nella storia del calcio, una squadra di club italiana diventò campione del mondo. L'Inter bissò lo stesso successo anche l'anno dopo, sempre contro l'Independiente: 3-0 nell'andata a San Siro con vantaggio di Peirò e doppietta di Mazzola, 0-0 nel ritorno in Argentina. 

MORATTI - Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti è riuscito a emulare l'impresa di suo padre Angelo 45 anni dopo, vincendo il Mondiale per Club il 18 dicembre 2010 ad Abu Dhabi in finale contro gli africani del Mazembe, battuti 3-0 con gol di Pandev, Eto'o e Biabiany. 

THOHIR - Moratti ha passato la mano a Thohir, che ora ha l'onore e l'onere di dover riportare in alto l'Inter. Il presidente indonesiano ha dichiarato in un'intervista a La Stampa: "Moratti ha la carica di presidente onorario, non mi sembra che ci siano problemi. Le decisioni prese sono state condivise con lui e non è mai mancato il dialogo. Non va in trasferta a vedere le partite? Non piace nemmeno a me. È possibile l'ingresso di nuovi soci? Serve stabilità e, quindi, questo mi sembra un processo difficile perché bisogna avere delle visioni comuni. Diverso, invece, se parliamo di sinergie, stiamo lavorando con i DC United per creare un'accademia di calcio d'élite". 

SOGNI SCUDETTO E CHAMPIONS - "La mia ricetta per tornare grandi - prosegue Thohir - è rendere il prodotto calcio più ricco in tema di diritti tv, diminuire il numero delle squadre e avere degli stadi adeguati alle nostre esigenze. Con il Milan e le istituzioni dobbiamo portare avanti delle strategie condivise che ci permettano di migliorare lo stadio di San Siro, nel 2016 ospiteremo la finale di Champions League e sarà un grande privilegio. Sarebbe un sogno vincerla... Tutti noi conosciamo la storia dell'Inter, in due anni vogliamo tornare tra i dieci club più forti del mondo. Sul campo dobbiamo dare continuità alla presenza in Europa e stiamo andando in questa direzione. Fuori, invece, serve una forte struttura manageriale e anche qui ho scelto le persone giuste. Siamo passati da un ottavo a un quinto posto, ma anche questa posizione ci sta stretta. Dobbiamo fare qualcosa di più perché abbiamo un tecnico competente e una squadra competitiva di 25 giocatori. Non abbiamo ancora affrontato la Juve, ma se guardiamo a questo inizio di campionato direi che possiamo tranquillamente competere con loro. Il nostro obiettivo è migliorare il quinto posto, certo che vincere lo scudetto non sarebbe poi male...". 

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