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  • Juvemania: contro tutti, come sempre

    Juvemania: contro tutti, come sempre

    • Andrea Bosco
    TUTTI CONTRO LA JUVE - Tutti contro la Juventus. Direte: dove sta la novità? Da sempre, tutti, sono contro la società cannibale che in Italia lascia agli avversari le briciole. Nonostante Calciopoli, nonostante i tentativi di affossarla “per sempre“ (come diceva un bravo collega che da qualche anno ci ha lasciati), la Vecchia Signora è andata dal chirurgo, si è rifatta il look e adesso se la gioca con le trentenni. Nonostante Calciopoli Madama ha scollinato i trenta scudetti mentre gli “altri“ arrancano nel tentativo di arrivare a venti. Quindi cosa c'è di nuovo? Di nuovo c'è che dopo aver fatto la “bocca” a una Juventus (per propri demeriti) condannata ad una annata di transizione, la Signora Omicidi ha smentito la congrega e persino se stessa, mettendosi in scia prima dell'Inter e adesso del Napoli. Di nuovo c'è che, avendo stimato gli esperti di marketing che per la stagione in corso la Juventus supererà il traguardo dei 400 milioni di fatturato, ponendosi nel novero delle prime dieci società d'Europa, il gap tra i Campioni d'Italia e le altre è destinato a salire. Perché entro il 2017 la Juventus avrà anche il suo Centro Polifunzionale alla Continassa. Stadio di proprietà e Centro Polifunzionale. E ancora, l'apertura di una serie di ristoranti sparsi nel mondo con il marchio Juve. E ancora potenziamento del marketing attraverso accordi che spaziano dal Giappone, alla Cina, dall'Australia agli Stati Uniti, al Canada. Di nuovo c'è che la squadra destinata alla “transizione“ (io per primo avevo dubbi, dopo la quarta sconfitta, sulla sua capacità di rimonta) pur avendo perso tre pilastri, basilari nei successi delle precedenti annate, sta inanellando record su record in fatto di vittorie. E infine di nuovo c'è che dopo aver sanato un buco di bilancio ereditato dalla precedente gestione, nel giro di cinque anni, la Juventus ha segnato un attivo. Poca roba, circa tre milioni di euro. Ma tanta pensando agli investimenti fatti per i giocatori del “futuro“. Che già ci sono e che nel corso degli anni arriveranno. La Juventus di Agnelli, Marotta, Nedved e Paratici (e dell'azionista di maggioranza Elkann) insomma è un esempio da imitare, ma per adesso, non raggiungibile. E visto che la bufera di Calciopoli ha lasciato ferite non rimarginabili, ecco che un quinto scudetto di fila della Juventus certificherebbe il fallimento di tutte le altre. Il fallimento del calcio italiano che conta. Il fallimento dei gattopardi refrattari alle riforme ma che spadroneggiano in Federazione e in Lega. 

    RIZZOLI, NO! - E quindi – sic stantibus rebus - ecco che la Juventus, in vista del big match con il Napoli e del duplice confronto con il Bayern di Monaco, è fatta oggetto dei più variegati attacchi, nel tentativo di destabilizzarla. Ha cominciato Aurelio De Laurentiis, parlando di “Juventus e Palazzo“. Motivo? Nessuno lo ha chiesto al presidente del Napoli. Ma il motivo è trasparente: la Fiat sponsorizza la Nazionale di Conte. E poco importa se poi la Juve non ha uomini in Federazione, né in Lega, né al Coni. Poco importa che le sue vittorie siano cristalline. E che per gli episodi dubbi (a favore delle altre e che ci sono stati) da Vinovo non sia uscito un beo. Bastano poche parole per aprire voragini. L'arbitro designato (come pare) sarà Rizzoli? Vai con il liscio (e busso): Rizzoli no. Rizzoli è quello di Pechino (era arbitro di porta). La Prefettura (stante il comportamento vandalico e violento di parte della tifoseria campana nelle trascorse annate) vieta la trasferta dei tifosi napoletani? E' una vergogna, una cosa intollerabile. Sì, ma la Juve cosa c'entra? C'entra: a prescindere. Ma anche all'andata la Prefettura di Napoli aveva vietato la trasferta degli juventini. Vabbè, vuoi mettere, all'andata non contava. Adesso invece la partita conta per lo scudetto. Lapalisse: chi era costui? 

    MADAMA FA PAURA - Tra non molto la Juventus incrocerà la lama con il Bayern. E allora cosa sparano (notiziona ripresa  anche in Italia) i giornali iberici? Sparano che Ancelotti (nuovo allenatore dei bavaresi al posto di Guardiola) vuole Dybala a tutti costi per sostituire il partente Levandowski. C'è stata una offerta, giurano in Spagna: 60 milioni e la Juventus ci sta pensando. Parola di giornalista iberico. Lo stesso che già due anni fa aveva venduto prima al Real e poi al Barcellona, il Polpo Pogba. Ma perché un giornale iberico mostra interesse per le faccende del Bayern e quelle della Juventus? Me lo ha spiegato un collega che conosco da anni e che lavora alla Tv di Stato a Madrid. In Spagna hanno il terrore di una nuova finale (a Milano tra l'altro) Juventus–Barcellona che tutti già accreditano come una delle finaliste. E per quale motivo la squadra che ha Messi, Neymar, Suarez ed Iniesta dovrebbe aver paura della Juventus ? Perché, mi ha spiegato il collega, in Spagna sono convinti che la Juve una volta sbaglia, ma la seconda rimedia. Del resto mi ha confidato un altro collega che segue giornalmente la Juve, non c'è giocatore che non vorrebbe rigiocare anche subito la finale persa a Berlino. Un chiodo fisso mi ha raccontato il collega. Non lo dicono ma faranno di tutto per arrivarci. In Spagna sono impressionati dalla striscia di vittorie consecutive di  Allegri. E allora - ha concluso il mio vecchio collega iberico – sai come funziona no? La testata in questione la conosci: tira un macigno aspettando smentite e polemiche. Avvelenare Juve–Bayern è un tentativo. Una Juve fuori dai giochi europei farebbe dormire a tutti - in Spagna - sogni più tranquilli.

    STOP PER CHIELLINI - Ma contro la Juve si è messa anche la Dea degli infortuni: nuovo stop (per 20 giorni) di Chiellini. Contro il Napoli sarà una Juve con i cerotti. Ma spesso proprio con i cerotti si è vista la migliore Juve. Dilemma: 3-5-2 o un altro modulo? Se Allegri riterrà Rugani pronto, il modulo non varierà. Ma io reputo (e non solo per l'assenza di Chiellini) che Allegri possa confezionare a Sarri una sorpresa. Quale? Diciamo quali. Barzagli a uomo su Higuain: il miglior difensore del campionato contro il miglior attaccante del campionato. E poi la variabile Pereyra. L'uomo che ha il passo per vedersela con Hamsik, il pendolo del Napoli, l'Iniesta partenopeo. E visto che oltre il sessanta per cento delle azioni del Napoli si dipana a sinistra, è probabile che da quella parte oltre allo svizzero ci possano essere sia Pereyra che Cuadrado. A meno che non riesca a rientrare Khedira che sta facendo gli straordinari in palestra per essere disponibile al più presto. Se il “normalizzatore“ della Juve ci sarà, Pereyra potrebbe mettersi – come ha fatto in passato - dietro alle due punte, prendendo in consegna egualmente Hamsik. Il quale di sicuro non avrà la libertà goduta all'andata quando sistematicamente superava  in tromba il frastornato Hernanes. 

    DICONO GLI ASTRI … - Juve–Napoli, per il Napoli è la gara dell'anno. Per la Juve è una gara importante. Da maneggiare con cura. E come ha detto Buffon , da non perdere. Le “gufate“ con le immagini del doppio successo partenopeo ai tempi di Maradona, lasciano il tempo che trovano. Sono trovate per rivedere il passato e per sollecitare il presente. Se la Juventus vince fa un capolavoro, allunga la striscia di vittorie e conclude l'inseguimento che dura ormai da 14 giornate. Se perde, fa crescere l'autostima del Napoli, si ritroverebbe nuovamente a cinque punti dalla vetta e potrebbe perdere l'autobus (nonostante manchino ancora molte gare) dello scudetto. Se pareggia lascia immutato lo svantaggio, con il tempo necessario per provare a rimontare. Ho parlato con Silvana Iseppato: il quadro astrale vede una Juventus con buone  possibilità di vittoria. Ma alcune “turbolenze“ (leggi forse: decisioni arbitrali, infortuni, pali o traverse) potrebbero portare a un pareggio. “A mio parere - ha spiegato l'astrologa – la Juve comunque non perde“.Mi fermo: con qualche pentimento per aver indagato. Come recita uno dei miei poeti preferiti:  “Quid sit futurus cras, fuge quaerere“. Non cercare di sapere quanto avverrà domani.  Per Juve – Napoli, credo sia - in fondo - un buon consiglio. 
     

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