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  • Laziomania: l'allenatore, l'arbitro e il giocatore

    Laziomania: l'allenatore, l'arbitro e il giocatore

    Modificando il titolo di un vecchio film diretto da Pier Francesco Pingitore, si riassume la partita di ieri. L’allenatore, l’arbitro e il calciatore, o meglio, i calciatori hanno fatto il peggio che potessero fare in una partita che con un minimo di attenzione in più avrebbe regalato alla Lazio un pareggio se non di più. Partiano da Banti, lo stesso del gol annullato a Brocchi qualche anno fa, pallone che era entrato di un metro e che costò alla Lazio l’ingresso in Champions. Ieri forse ha fatto peggio: il calcio di rigore e la conseguente ammonizione di Cana e dunque l'espulsione non dovevano esistere perché Higuain servito dallo stesso Mertens era in fuorigioco. Azione da fermare prima che accadesse tutto ciò. Rigore non valido, gol non valido espulsione non valida ed inoltre a pochi minuti dalla fine su cross di Cavanda, Mesto colpisce il pallone con la mano in area di rigore, rigore valido, gol e pareggio possibili.
    Le colpe dell’arbitro sono palesi ma non giustificano quelle dell’allenatore e dei giocatori, alcuni in particolare, quelli della difesa soprattutto che distruggono tutto quello che viene creato dalla cintola in su. Deve essere frustrante per chi ce la mette tutta per mandare in porta un compagno o per chi segna un gol vedere che tutto si complica con un lancio lungo avversario. Il lavoro di Tare negli ultimi anni nel reparto arretrato (e non solo) è pessimo: Biava e Dias sembrano insostituibili nonostante l’età e nonostante il brasiliano fosse nella lista dei partenti a luglio scorso. Il resto non sembra essere all’altezza, Ciani, Cana e Novaretti sbagliano tutto o quasi quello che c’è da sbagliare e la colpa non può essere solo loro anzi, la valutazione dei giocatori è responsabilità di chi li acquista e di chi li mette in campo. Chi li mette in campo poi, Edy Reja, ieri non ne ha azzeccata una. Felipe Anderson ha giocato una buona partita, la migliore da quando è alla Lazio e non meritava di uscire anche perché i biancocelesti non stavano soffrendo nonostante fossero in 10 uomini. Quel cambio ha tolto l’equilibrio alla squadra ed ha permesso al Napoli di prendere il sopravvento, era la partita di non sbagliare, è stata sbagliata.

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