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  • Milan, i debiti bloccano il mercato

    Milan, i debiti bloccano il mercato

    Secondo ispezioni contabili effettuate dagli Ispettori della Covisoc , la Commissisone della Federcalcio incaricata di vigilare sulla situazione finanziaria delle squadre iscritte al campionato italiano di calcio,  solo otto società su venti di serie A sono in prima fascia e possono operare liberamente a gennaio al calciomercato di riparazione. Tra queste, non figura il Milan (così come Inter e Juventus solo per citare alcune tra le big). Questo è quanto ha comunicato la Covisoc alla Lega di Milano alla fine dello scorso anno, come riporta il sito ilveromilanista.it.

    Nel rispetto di questo inderogabile dettato, significa che il Milan può solo cedere giocatori ma non acquistarne, il tutto a causa dell’eccessivo indebitamento derivante, evidentemente, da anni di amministrazione “distratta”. Praticamente, non è stata rispettata la regola federale che prevede il rapporto ricavi/indebitamento che deve essere 3 a 1: tre milioni di ricavi per un milione di debiti. Se ne deduce che le cessioni operate durante l’estate dal Milan erano ormai inevitabili poichè, nonostante gli incassi di circa 65 milioni derivanti dalle cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, la situazione debitoria doveva essere superiore al rapporto previsto dalla regola sopra riportata.

    Gli eccessi di debiti riflettono diverse voci e vanno da vecchie pendenze, esempio rate da pagare per acquisti effettuati negli anni passati, stipendi da pagare, oppure altre partite di bilancio. Fino al 31 gennaio la situazione può essere risolta solo aumentando i ricavi o diminuendo i debiti, oppure, mediante immissioni di soldi cash da parte dei soci (Fininvest). E’ chiaro a tutti che i ricavi possono aumentare, nella maniera più clamorosa, solo attraverso la cessione di calciatori che apportino somme cospicue, per esempio Abate, Robinho, Mexes, Emanuelson (è delle ultime ore un interessamento per lui del Manchester United).

    Oggi il Milan, avendo venduto il solo Pato per 15 milioni di euro, nel rispetto della regola – rapporto 3 a 1 – ha potuto acquisire solo Saponara spendendo, guarda caso, 5 milioni di euro. Ciò spiega anche perchè si cerca di far entrare calciatori, vedi Kakà o Balotelli, solo in prestito ovvero giocatori come Drogba senza contratto quindi senza spese per l’acquisizione e spiega anche perchè la Juventus insista sull’ivoriano solo in prestito con lo Shenua e aspetta giugno per acquisire Llorente a parametro zero, mentre Peluso è arrivato in prestito. Così l’Inter può muoversi solo adesso che ha ceduto Sneijder.

    Ancora, a conferma di quanto sopra, leggiamo in questi giorni che la formalizzazione dell’acquisto di Salamon, dipende dall’intervento di Berlusconi.  Alla luce delle considerazioni spiegate, il Milan, per acquistare Kakà o Balotelli, dovrà per forza di cose incassare 3 volte tanto il loro costo. E’ evidente che se si acquista Balotelli a rate, esempio 5 milioni per sei anni, è necessario che entrino, attraverso cessioni (Robinho o Abate o Emanuelson o Mexes di cui sopra), 15 milioni al bilancio dell’anno di riferimento; viceversa, qualora il City dovesse pretendere 25 milioni cash, è necessario che ne entrino 75.

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