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  • Samp: il vero sogno è lo stadio, non Cassano

    Samp: il vero sogno è lo stadio, non Cassano

    • Matteo Oneto

    Ci risiamo: una nuova cassanata scuote il calcio italiano. Il litigio tra il barese e Stramaccioni non è stato cosa da poco, visto che è costato a Fantantonio una giornata di riposo forzato e la solita salatissima multa. Per l'ennesima volta, quando si scatena la bufera, la Sampdoria viene tirata in mezzo, come se il futuro di Cassano fosse già scritto. Tutti parlano di un suo ritorno a Genova senza fare i conti con chi amministra e ha progetti importanti per i blucerchiati. Garrone ha chiuso le porte al gran ritorno, Osti lo ha definito immorale. La Sampdoria non ha nessun intenzione di accollarsi un ingaggio mastodontico come quello di Fantantonio e a confermarlo ci sono le ultime mosse di mercato.

    Oggi si chiuderà per i rinnovi di Obiang e Krsticic, due ragazzi giovani, titolari inamovibili, su cui molte big hanno già messo gli occhi. Chi però pensa ad una corsa allo stipendio milionario si sbaglia: i due guadagneranno 600.000 euro a stagione, tetto massimo di Corte Lambruschini per i ragazzini terribili di Delio Rossi. Su questo punto non si scherza, chi non ci sta non firma: è il caso di Zaza, che dopo un anno con il botto in serie B ha provato a strappare una cifra più alta sentendosi rispondere picche. Ed è anche, ma con modalità diverse, il caso di Icardi. L'argentino ha offerte molto più vantaggiose davanti agli occhi a cui la Samp non ha nessuna intenzione di arrivare.

    Il sogno della Sampdoria è quello di avere i conti in ordine, una buona squadra e soprattutto uno stadio tutto suo per poter negli anni a venire competere con le più forti anche a livello economico. Garrone e Sagramola stanno dialogando con il Comune per realizzare in Fiera un progetto tra calcio e altri sport. L’unica strada per essere competitivi nel lungo periodo e con i piedi per terra. Il sogno blucerchiato è una nuova casa, non un vecchio inquilino di ritorno.

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