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  • Milanmania: la squadra non vuole Brocchi. Balotelli, non ci resta che ridere

    Milanmania: la squadra non vuole Brocchi. Balotelli, non ci resta che ridere

    • Andrea Distaso
    La domanda è lecita, forse scontata, dopo aver assistito agli scempi con Verona e Frosinone: ma lo fanno apposta? Abbiamo visto di tutto nelle ultime tre tribolate stagioni, ma le recenti dimostrazione di menefreghismo e l'impiccio Europa League che sta per sfumare dopo mesi di chiacchiere sull'importanza di tornare a giocare le coppe vanno in quella direzione. Evidentemente, qualcuno in società deve aver fatto passare il delirante messaggio che non vale la pena sporcarsi le mani da fine luglio andando a giocare i turni preliminari in luoghi improbabili e soprattutto accorciare le tanto agognate ferie estive. Vuoi mettere una spedizione (punitiva) nel remoto Azerbaijan o nel cuore della Romania quando la prospettiva è di fare le valigie per andare a giocare la solita (inutile) tournée negli Stati Uniti e collezionare figuracce in serie per consentire al club di introitare circa 3 milioni di euro?

    SQUADRA CONTRO BROCCHI - Se anche Donnarumma, una dei pochi motivi di speranza in un'annata disgraziata, si mette a commettere errori evidenti come quelli suoi primi due gol del Frosinone, vuol dire che le motivazioni sono sfumate da un pezzo e anche la favoletta sulla finale di Coppa Italia come ultimo appiglio per salvare la stagione non convince nessuno. Anzi, diciamo pure che è una barzelletta, facendo nostra l'espressione dell'avvocato La Scala (rappresentante dei piccoli azionisti) dopo il consiglio di amministrazione della scorsa settimana. Da quando si è scelto in maniera assolutamente folle di cacciare Mihajlovic per fare spazio a Brocchi, la squadra ha definitivamente mollato gli ormeggi, perchè ha compreso che la società è allo sbando e ha perso ogni tipo di credibilità e sta cercando di far capire in ogni maniera che il nuovo allenatore è poco gradito allo spogliatoio.

    BLUFF BALOTELLI - Poi ci sarebbe il solito discorso che certi ragionamenti da parte di "professionisti" lautamente stipendiati non sono tollerabili e che nessuno di loro è autorizzato a decidere quando impegnarsi e quando no. Ma torniamo al punto di partenza: come si fa a pretendere serietà e rispetto per la maglia se i primi a violare questo comandamento sono i dirigenti stessi con scelte al limite del paradossale? Ultima cosa, un messaggio a chi ancora crede davvero che Balotelli possa esplodere o che semplicemente lo fa per restare fedele alla casa madre fino all'ultimo: a quale titolo un attaccante che da settembre ad oggi ha segnato un solo gol in campionato puà meritarsi la riconferma? Una volta almeno sapeva calciare i rigori, oggi nemmeno più quelli.
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