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  • 10 anni fa la partita perfetta: Milan-United, il capolavoro di Ancelotti

    10 anni fa la partita perfetta: Milan-United, il capolavoro di Ancelotti

    • Angelo Taglieri
    "Campo bagnato, campo fortunato" diceva, con il solito sorrido beffardo, Adriano Galliani. Ed effettivamente, a Milano, quel giorno pioveva. Eccome se pioveva. Era il 2 maggio del 2007, e tra le canzoni più ascoltate del momento c'era, non a caso, 'Umbrella', della bella e brava Rihanna accompagnata da Jay-Z. Tempo british in una Milano, o almeno quella vestita di rossonero, che attendeva con ansia le 20.45, ora in cui il Milan sarebbe sceso in campo contro il Manchester United. Ancelotti, Kakà e Clarence Seedorf contro Sir Alex Ferguson, Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo: 'Niente paura' pensavano i tifosi milanisti. E 'Niente paura' cantava il nerazzurro Ligabue all'epoca. 

    LA PARTITA PERFETTA - A Old Trafford, all'andata, finì 3-2: un Kakà monumentale aveva messo paura ai Red Devils, prendendo le misure per la gara di ritorno. E infatti... 3-0, con la pioggia a rendere tutto più epico: apre, e chi se no, Ricardo Kakà, che riprende quel discorso lasciato in sospeso in Inghilterra. Rasoiata di sinistro, perfettamente assistito da Seedorf, braccia al cielo e pubblico in visibilio. Poi tocca al fido compare, il numero 10 olandese che nelle notti di Champions non sbaglia mai: destro dal limite che batte van der Saar. Niente mani che solleticano l'aria, ma il classico pugnetto accompagnato dall'altrettanto classico sorriso. Nel mezzo un tentativo, fiacco, di Ryan Giggs, l'unico che sembra provarci per davvero, l'unica che prova a liberarsi da quella gabbia rossonera, perfettamente costruita da Ancelotti. Sì, perché il Milan imbriglia la banda di Ferguson e fa male, fa tanto male a Vidic, Brown, Heinze e O'Shea: le accelerazioni di Kakà, la classe di Seedorf, le geometrie di Pirlo, la lotta e l'agonismo di Gattuso e Ambrosini, la solidità del pacchetto arretrato Oddo, Nesta, Kaladze, Jankulovski. L'albero di Natale più bello di sempre. Ah, sì: se vi siete accorti, mancava Paolo Maldini...

    GILA E FESTA - Il 3-0 finale porta la firma di Alberto Gilardino, che si invola verso la porta ben servito da Ambrosini, e con il piattone destro manda in visibilio San Siro. Anche lui braccia al cielo, come Kakà, come il resto dello stadio. Come Carlo Ancelotti, al termine della sfida: è lui che, con l'aiuto dei suoi uomini, ha scritto il copione della partita perfetta. Occhi lucidi, verso la Curva Sud, la sua curva, occhi che sottolineano un legame unico con quella che, per Carletto, è più che un semplice club. 10 anni dalla partita perfetta, 10 anni da Milan-Manchester, la vera vittoria di quella stagione. Sì, è vero, arriverà la notte di Atene, di Inzaghi, della vendetta ai danni del Liverpool, ma quella la preparò il destino. Quella del 2 maggio, invece, la preparò, alla perfezione, Carlo Ancelotti.

    @AngeTaglieri88

     

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