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  • 100 milioni non risolvono il problema terzini: a gennaio l'Inter torna sul mercato

    100 milioni non risolvono il problema terzini: a gennaio l'Inter torna sul mercato

    • Pasquale Guarro
    Se è vero che Roma non è stata costruita in un giorno, come ha ricordato lo stesso Frank de Boer in conferenza, è anche vero che l’Inter appare spesso in ritardo nell’apprendere quelle che sono le lacune di una squadra che da anni continua a soffrire gli stessi problemi. Suning non ha badato a spese mettendo a disposizione del club oltre 100 milioni da investire sul mercato, ma i rinforzi sono arrivati soprattutto tra centrocampo e attacco, mentre la difesa è stata quasi del tutto trascurata. 

    SERVONO RIFORNIMENTI PER ICARDI - Dal Genoa è arrivato l’eclettico Cristian Ansaldi, l’argentino è in grado di ricoprire più ruoli giocando sia da esterno che in una difesa a tre, ma la sua tenuta fisica non offre ampie garanzie da circa due anni e anche il terzo non è iniziato nel migliore dei modi. Non era difficile prevederlo. Nagatomo e D’Ambrosio sono ancora i titolari di una squadra che negli anni muta per cercare di migliorarsi, ma i due non offrono requisiti sufficienti per poter esprimere quel salto di qualità che serve all’Inter. Soprattutto perché in area di rigore c’è un killer come Mauro Icardi, che spesso latita o aiuta poco, ma che sa come far fruttare al massimo ogni cross ben indirizzato verso l’area di rigore. Peccato che spesso questo tipo di rifornimenti vengano a mancare proprio perché dalle corsie laterali c’è troppa timidezza o ancor di più imprecisione. 

    SVISTA DIMARCO, A GENNAIO SI INTERVIENE - In queste condizioni appare sbagliata anche la scelta di spedire Federico Dimarco ad Empoli. L’esterno che tanto bene ha figurato in Under 21, trascinando la squadra fino alla finale dell'Europeo con tre gol pesanti, non è certo inferiore a Nagatomo, almeno per qualità tecniche, ma in Toscana si ritrova davanti Pasqual, che di fatto rende poco fruttuosa la sua esperienza agli ordini di Martusciello. Con il senno di poi, l’Inter avrebbe fatto meglio a puntare sull’esterno classe ’97, che tra le altre cose sarebbe stato utile per le liste, dato che figura come elemento cresciuto nel vivaio nerazzurro. Insomma, oltre 100 milioni di euro non sono stati sufficienti all’Inter per rinforzare la squadra in ogni reparto, serve almeno un esterno di qualità e la sensazione è che l’Inter, a gennaio, si muoverà in tal senso. Il fatto che Ausilio ci avesse provato con Lichtsteiner nelle ultime ore di mercato è un chiaro segnale che anche in società si sono resi conto che la coperta è troppo corta. 

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