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  • VIDEO Tre gol in 18', la notte di Benedetto

    VIDEO Tre gol in 18', la notte di Benedetto

    • Angelo Taglieri
    Tutto in una notte. Anzi, tutto in 18 minuti. Il meglio che c'è, il meglio che un individuo al centro di un rettangolo verde può fare con un pallone tra i piedi. 3 gol nella Bombonera, 3 gol in 18 minuti. Precisiamo: un gol di tacco, un missile da 30 metri con il destro che si schianta alle spalle del malcapitato portiere e un gol di testa da rapace d'area. Ah, senza dimenticare che tra il missile e il gol de cabeza c'è stato il tempo di un favoloso assist di tacco per l'ex Genoa Centurion. Tutto questo porta la firma di Dario Benedetto.

    9 sulle spalle e maglia del Boca Juniors addosso. Arrivato in estate dal Club America, squadra messicana, portando in dote 13 gol e 7 assist, non stava lasciando il segno: una sola rete in 6 partite contro il Santamarina, club du seconda divisione, in Coppa d'Argentina. Poco, troppo poco per chi è stato pagato 5,5 milioni di dollari. Una carriera nella periferia del calcio quella di Benedetto: Arsenal de Sarandì, Defensa, Club Tijuana e Club America. Classe '90, centravanti puro, nella notte a 26 anni ha fatto implodere la Bombonera. Tra il 7' e il 25' con le sue giocate e i suoi gol ha piegato il Quilmes. 

    Nello stadio che fu del più grande (Diego Armando Maradona), non si vedeva una tripletta dai tempi di Martin Palermo, il 20 settembre 2010 contro il Colon. "Avevo proprio bisogno che la palla entrasse. Sognavo questo momento" le parole al termine della gara di Benedetto, che come idolo non ha né Palermo, né Batistuta. Il suo modello è... José Luis Calderon. Sì, l'ex Napoli che in Italia nella stagione '97-'98 collezionò 6 presenze senza fare neanche un gol. "Sono venuto a Napoli per fare gol: ne farò più di Angelillo" disse el Caldera al suo arrivo a Napoli. Ferlaino sborsò per lui 7 miliardi dopo i 23 gol realizzati con l'Independiente. Una meteora. Quello che non vuole essere Dario Benedetto. 


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