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  • Da Bierhoff, Ronaldo e Bati a Belotti, Icardi e Dzeko: riecco a la A dei bomber

    Da Bierhoff, Ronaldo e Bati a Belotti, Icardi e Dzeko: riecco a la A dei bomber

    • Angelo Taglieri
    Rieccoli, i bomber. Se ne erano perse un po' le tracce, complici le arcigne difese della Serie A, sempre all'avanguardia, come la voce 0 alle reti segnate dal Barcellona alla Juve dimostra, e la luce, abbagliante, dell'One Man Show della scorsa stagione, con Gonzalo Higuain che, ancora al Napoli, lasciò il vuoto dietro di sé catturando gli occhi degli appassionati nella sua cavalcata verso la storia. Eppure, quest'anno, i numeri 9 sono tornati a far gol. Vuoi per la qualità dei bomber che si è alzata, vuoi per le squadre che producono un calcio più offensivo, vuoi per i pochi obiettivi ancora in palio, è successo qualcosa che non succedeva da 19 stagioni: 6 centravanti oltre i 20 gol in stagione. 

    CHE COMPAGNIA Dzeko con 25 al pari di Belotti, Icardi a 24, Higuain a 23, Mertens a 22 e Immobile con 20: eccoli, i Fantastici 6. Un corsa verso il titolo di capocannoniere emozionante, anche un filo nervosa, vista la reazione del bomber della Roma al momento della sostituzione, o la faccia del Gallo quando Iago Falqué non gli ha servito il pallone. Belotti, di questo nutrito gruppetto, è il più costante, alla pari di Gonzalo Higuain, Mertens quello che non ti aspetti, Immobile il centravanti ritrovato dopo anni difficili, così come Dzeko, che ha cancellato una stagione da incubo. Poi c'è Icardi, una garanzia nonostante le fatiche della sua Inter. E 20 anni fa, chi c'era?

    DAL FENOMENO A BATIGOL - Leggendo la classifica capocannonieri della stagione '97-'98 viene la pelle d'oca. Oliver Bierhoff, 27 gol. Ronaldo, il Fenomeno, 25. Roberto Baggio a Bologna, 22. Batistuta, Fioretina, 21. Così come il 10 della Juventus, Alessandro Del Piero. Infine, Montella, alla Roma, 20. C'è una piccola differenza: in questo caso il record è stato stabilito su 34 partite e non 38. In altre occasioni, poi, ci sono stati più bomber sopra i 20 gol: nel 1949-50, quando Nordahl ne realizzò 35, ce ne furono 9. 7, invece, nella stagione successiva, sempre con Nordahl al comando, che chiuse a 34.Stagioni, quelle, che segnarono la storia. Stagione, questa, che forse non entrerà nella storia per lo spettacolo offerto, poco avvincente, ma che segna, senza dubbio, il ritorno del numero 9. El Jardinero Cruz, puntero ex Bologna e Inter, diceva: "Gli attaccanti vengono giudicati per i loro gol e ogni gol è come innamorarsi". Il gol è una dimostrazione d'amore. E un gol fa innamorare, incondizionatamente. Bata guarda Belotti quando parla di Shevchenko. Basta guardare i bambini, che non mentono mai, esultare mimando la cresta del gallo. Anzi, del Gallo

    @AngeTaglieri88

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