Calciomercato.com

  • Da Musacchio a Morata, addio al Milan 'giovane e italiano' di Berlusconi

    Da Musacchio a Morata, addio al Milan 'giovane e italiano' di Berlusconi

    • Marco Demicheli
    "Il Milan del futuro sarà giovane e italiano". Era stato chiaro - nel febbraio 2015 - Silvio Berlusconi, nel descrivere la sua idea per il futuro del club rossonero. Quasi un anno e mezzo - e un closing - dopo, il progetto della società di via Aldo Rossi è radicalmente cambiato. In queste prime settimane di lavoro, infatti, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli hanno avuto diversi incontri per rinforzare la rosa a disposizione di Vincenzo Montella. E la gran parte di questi ha riguardato calciatori stranieri.

    AFFARI FATTI - Una nuova idea che si è vista fin dai primi colpi virtualmente chiusi dai dirigenti rossoneri. Per esempio, l'acquisto di Mateo Musacchio, difensore argentino in arrivo dal Villarreal per 15 milioni di euro più 3 di bonus, che nei giorni scorsi è stato a Milano per effettuare le visite mediche. Passando poi per Franck Kessie, un'altra operazione già definita che molto probabilmente settimana prossima vedrà il centrocampista ivoriano svolgere le visite mediche e firmare il suo nuovo contratto. Tempistiche leggermente più lunghe, invece, per quanto riguarda Ricardo Rodriguez: l'intesa col terzino svizzero è totale, per chiudere l'operazione si attende solo che il Wolfsburg giochi lo spareggio per restare in Bundesliga contro il Braunschweig.

    SOGNI NEL CASSETTO - E anche molti degli altri obiettivi su cui è al lavoro il Milan non sono italiani: dalla coppia della Lazio Biglia-Keita a quella della Fiorentina Badelj-Kalinic. Senza tralasciare i sogni, più o meno realizzabili, che portano i nomi di Alvaro Morata e Radja Nainggolan. Tanti obiettivi, per un Milan già attivissimo. Ma che ha messo decisamente da parte il progetto di Silvio Berlusconi.

    @marcodemi90

    Altre Notizie