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  • Inter, a Riscone si vede il vero Kondogbia: test fisici stupefacenti
Inter, a Riscone si vede il vero Kondogbia: test fisici stupefacenti

Inter, a Riscone si vede il vero Kondogbia: test fisici stupefacenti

  • Pasquale Guarro, inviato a Brunico
Il derby di mercato vinto contro il Milan, la danza dalla terrazza dell’albergo con centinaia di tifosi ad urlare il suo nome: la stagione di Geoffrey Kondogbia era iniziata nel migliore dei modi, poi qualcosa è andato storto o semplicemente tutta quella euforia si è poi tramutata in pretesa, perché d’altronde 31 milioni di euro più 5 di bonus sono tanti soldi ed era lecito aspettarsi qualcosa in più. Il centrocampista francese, dopo qualche prestazione poco brillante, è finito nella centrifuga del Meazza, ha subito la pressione di uno stadio che ne ha già bruciati molti primi di lui. Lentamente ha perso la titolarità, Mancini gli ha concesso molto riposo, probabilmente troppo, tanto che nelle ultime 23 partite, dieci le ha trascorse tra panchina e tribuna. 

ANDAMENTO LENTO - Le critiche sono giunte inesorabili, i mugugni pure: “Ma questo valeva tutti quei soldi?”, esprimeva il concetto più riguardoso, qualcuno invece, la minoranza, ha intravisto in lui qualcosa di diverso. Perché se è chiaro che l’impatto iniziale è stato fitto di imprevisti, è altrettanto vero che quando riesce a liberarsi mentalmente dei pesi che lo destabilizzano, è in grado di dare quegli strappi che innescano azioni pericolose. E poi, cosa non da niente, sa come sradicare palloni dai piedi degli avversari. Insomma, per qualcuno si tratta di un pacco, per altri, invece, è solo questione di tempo perché le doti sono appannate, ma ci sono. 

L'ANNO DELLA VERITA' - La prossima stagione servirà probabilmente ad emettere un giudizio molto più preciso e meno sbilanciato, ma intanto, già al ritiro di Riscone di Brunico, Geoffrey Kondogbia sta facendo vedere di essere un giocatore diverso rispetto a quello conosciuto la passata  stagione. L’ex Monaco comprende molto meglio l’italiano, si sente parte integrante del gruppo e sembra aver imparato ad accettare con leggerezza il peso del costo del suo cartellino, che finora gli ha gravato sulle spalle, rendendolo spesso rigido e legato. Il centrocampista francese si è presentato al ritiro in grandissima forma, nei test atletici è risultato il migliore, alle spalle del solo Nagatomo, ma il giapponese ha una struttura muscolare ben diversa, è un brevilineo. Diverso anche l’atteggiamento in campo, i compagni lo cercano, lui non nega il suo aiuto a nessuno e quando vede la porta, calcia senza remore: caratteristica che invece sembrava non essere nel suo repertorio. Proprio nel corso dell’allenamento di ieri, Kondogbia ha strappato applausi dalle tribune, quando da fuori area - con un tiro mancino a giro sul secondo palo - ha bucato l’incolpevole Carrizo, che proteso in volo non ha potuto impedire che la palla si insaccasse in rete. 

UNA NUOVA STORIA - A fine allenamento il francese ha guadagnato gli spogliatoi, ma dopo la doccia, decine di tifosi lo hanno atteso per autografi e foto; per complimentarsi per l’impegno profuso nel corso di questo ritiro. Nessun fischio, nessun mugugno, solo applausi ed incoraggiamenti per Geoffrey Kondogbia: che sia l’inizio di una storia tutta nuova da raccontare? Questo è quello che si augurano i tifosi dell’Inter. 

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