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  • A voi piacerebbe Cannavaro ct?

    A voi piacerebbe Cannavaro ct?

    • Luca Borioni
    Il dopo Conte aprirà uno scenario incerto. La scelta più ambiziosa per la successione dell'attuale selezionatore destinato al Chelsea, vorrebbe un tecnico solido ed esperto come Fabio Capello sulla panchina della Nazionale, ma a parte che l’ex ct dell’Inghilterra ha in più occasioni dichiarato come non gli passi neppure per l’anticamera del cervello l’idea di guidare la squadra azzurra, tutti sanno che per lui la Figc dovrebbe mettere a disposizione un budget multimilionario. Ipotesi irrealizzabile.

    Tavecchio è stato abbastanza chiaro. Ha fatto capire che per Antonio Conte era stata fatta un’eccezione, che il concorso degli sponsor aveva consentito di portare a termine un’operazione caratterizzata da cifre superiori alla norma. Ma che non si potrà ripetere. Il presidente federale, facendo ricorso al buon senso che – almeno quello – tutti gli riconoscono, ha anche aggiunto che la storia azzurra insegna come i migliori risultati sul campo siano sempre stati ottenuti con allenatori arrivati a guidare la massima rappresentativa al termine di un percorso interno. Molto spesso salendo umilmente i gradini delle giovanili.

    L’impressione è che i tempi siano cambiati anche sotto questo profilo e comunque il buon Di Biagio, attuale selezionatore dell’Under 21, ha subito specificato che se arrivasse una chiamata per lui, sarebbe pronto.

    In ogni caso al momento meno pronti sembrerebbero i programmi per altri candidati di cui si è parlato nell’ultimo periodo. Il sondaggio di calciomercato.com indica a larga maggioranza come ct ideale proprio Capello, seguito a grande distanza da Donadoni e poi, nell’ordine, da Ranieri, Ventura, Di Francesco, Mancini e Mazzarri. Ma la Figc sarebbe orientata su un’altra soluzione, meno dispendiosa, più semplice e magari anche in grado di portare un segnale di austerity ed efficacia al tempo stesso. 

    Gira e rigira, resta forse un solo candidato capace di soddisfare tutte le esigenze: Fabio Cannavaro. È un tecnico giovane con una grande reputazione internazionale, è il difensore che dopo il Mondiale del 2006 vinse anche il Pallone d’Oro e un’esperienza memorabile al Real Madrid. Certo, non è un allenatore cresciuto nei ranghi delle scuole federali e, anzi, va detto che le esperienze che ha vissuto in panchina tra Dubai e Cina (due esoneri) non placano affatto le perplessità di chi non lo vede di buon occhio magari per ragioni di tifo: gli interisti non hanno mai dimenticato le modalità del suo passaggio alla Juve sotto la regia di Moggi; gli juventini non gli hanno mai perdonato il suo abbandono dalla nave che affondò in B per approdare sul lido dorato di Madrid, nonostante il successivo ritorno; i napoletani gli rinfacciano da sempre la militanza nei club rivali oltre alla lontananza da Napoli e guarda caso De Laurentiis gli negò la concessione del San Paolo per quella che doveva essere la sua festa di addio al calcio giocato.

    Ma è pur sempre un campione del mondo, un ragazzo intelligente, carismatico, con ottimi rapporti tra i calciatori e con doti manageriali (più che tecniche forse, mettiamola così) sviluppate proprio al cospetto degli emiri. In più, almeno inizialmente, non pretenderebbe probabilmente da Tavecchio un ingaggio “qatariota” pur di realizzare il sogno azzurro, da lui stesso svelato pubblicamente.

    Il punto, in fin dei conti, è un altro: a voi piacerebbe Cannavaro ct?

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