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  • Abete vs Radio Padania| 'Tutti a tifare Italia'

    Abete vs Radio Padania| 'Tutti a tifare Italia'

    • L.T.
    Il Presidente della FIGC Giancarlo Abete ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport24.

    Sull’iniziativa “Un gol per l’Africa”.

    Pensiamo ai grandi problemi del continente africano: la salute, le risorse idriche, l’istruzione, la formazione. Questo progetto della Federazione, con Amref e Unicef, va in questa direzione, cioè cogliere la grande opportunità del primo Mondiale del continente africano per ricordare a tutti i temi di sviluppo dell’Africa, le grandi esigenze, e testimoniare solidarietà e vicinanza a questo continente.

    Sull’infortunio di Buffon.

    La preoccupazione naturalmente c’è perché si tratta di Gigi Buffon, un grandissimo giocatore, un leader della squadra, un punto di riferimento. C’è fiducia nel fatto che le cure a cui viene sottoposto possano determinare un’evoluzione positiva dell’infortunio che ha subito. Lo valuteremo nei prossimi giorni. Nel frattempo, come abbiamo visto nel secondo tempo della partita con il Paraguay, abbiamo Marchetti e De Sanctis, ottimi portieri che sono in grado di dare tranquillità alla nostra Nazionale.

    Sul problema dei gol, Marcello Lippi sta provando delle novità?

    Fa parte delle valutazioni tecniche che spettano a Lippi. Stamattina, prima dell'allenamento al quale andrò, siamo concentrati su “Un gol per l’Africa”, perchè questi sono gol che restano. Poi, rimane il problema del gol, ma riguarda tutte le Nazionali perché, nelle prime 16 partite, soltanto nella gare della Germania con l’Australia e in quella del Brasile con la Corea del Nord si è visto segnare più di due gol. C’è una netta diminuzione dei gol segnati, una difficoltà a concretizzare il lavoro svolto, un equilibrio notevole, come si è visto anche in occasione della sconfitta della Spagna con la Svizzera.

    Qual è la Nazionale che le è piaciuta di più e che non vorrebbe mai incontrare?

    Io ne vorrei incontrare il più possibile, perché significherebbe che siamo andati avanti in questo Mondiale. Ho sempre detto che Brasile e Spagna avevano qualcosa di più: il Brasile ha vinto, la Spagna ha perso, dopo una serie incredibile di risultati positivi. Comunque, se riuscissimo a tenerle il più lontane possibile nella nostra fascia di calendario, sarebbe una cosa buona. Però, al di là dei risultati di Brasile e Spagna, dobbiamo andare avanti e riuscire a incontrare squadre che ci permettano di fare lo show down successivamente.

    Si aspetta il tifo per l’Italia anche da parte di Radio Padania?

    Io mi aspetto il tifo per l’Italia da parte di tutti gli italiani e anche da parte di tanti sudafricani. La Nazionale ha sempre unito, ha una dimensione di unità. Anche lo spirito dell’iniziativa dei giocatori, che aveva una logica positiva e non di provocazione, di finalizzare gli auspicati premi al centenario dell’Unità d’Italia. Al di là delle dialettiche della politica, noi siamo dei dirigenti sportivi e abbiamo l’orgoglio di rappresentare il nostro Paese, orgoglio che penso che tutti debbano avere. Quindi, spero che tutti, nessuno escluso, facciano il tifo per l’Italia.

    I giocatori hanno chiesto qualche premio per la vittoria, l’arrivo in finale o in semifinale?

    Questo argomento, che comprendo determini grande attenzione da parte dell’informazione, per la Federazione e per i giocatori, da tantissimi anni, non è mai stato un problema. È un problema che non esiste. I giocatori sono finalizzati al risultato prima ancora che ai premi.

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