Addio Italia: Verratti è già il re di Parigi!
Il Parco dei Principi di Parigi non si è sbagliato. I tifosi del PSG hanno rapidamente compreso che l'appellativo di "nuovo Pirlo" gli calza a pennello. E nonostante la sua taglia (è alta un metro e 65 centimetri), Marco Verratti ha tutto per diventare un grande. E anche ieri sera ha dato prova di grande maestranza, nella vittoria interna per 2-0 contro il Tolosa.
Posizionato davanti alla difesa, ha mantenuto sempre il pallone, perdendolo solo in nove occasioni e tutte non decisive. Se l'italiano sbaglia poco (88% di passaggi riusciti) il suo apporto si è fatto sentire anche dal punto di vista fisico. Con 15 scontri vinti, è colui che ha recuperato più palloni dopo Alex. La sua copertura di palla e la visione di gioco sono stati impressionanti: è lui che ha lanciato Pastore per il primo gol.
Il suo compagno di squadra, Blaise Matuidi, ha detto: "Personalmente non sono sorpreso della sua prestazione, quello che fa in campo lo fa anche nell'allenamento. Ha sicuramente un grande avvenire, ma deve mantenere la testa sulle spalle".
Carlo Ancelotti, il suo allenatore, abbonda di complimenti: "E' bravo e sta guadagnando fiducia. Ha spesso aperto il gioco, coperto in fase difensiva ma deve evitare le ammonizioni, per un centrocampista sono sempre pericolose. Non amo quando cincischia con la palla, potrebbe accelerare il gioco".
Quando Marco Verratti è in forma, ne guadagna tutto il gioco del PSG: "Cerco di rendere le scelte del mister Ancelotti difficili ad ogni gara", ha glissato Verratti. Ma con prestazioni di questo genere, l'ex tecnico del Milan non ha molto da esitare per lanciarlo nell'undici titolare. E anche Prandelli è chiamato a visionarlo con un occhio di riguardo.
