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  • Andrea Della Valle:| 'Mio fratello dice la verità'

    Andrea Della Valle:| 'Mio fratello dice la verità'

    • Luca Cellini

    Risposta del presidente dimissionario della Fiorentina Andrea Della Valle, dalla sala stampa del Franchi, alle affermazioni del c.t. della Nazionale Cesare Prandelli, dopo l’accusa di Diego Della Valle di essersi offerto alla Juventus ad inizio 2010: 'Faccio i complimenti alla squadra per aver vinto con il cuore, contro un ottimo Chievo, complimenti a loro perché fanno ancora miracoli - ha esordito nel dopo gara del Franchi Andrea Della Valle -. Chiamato in causa questa settimana da Prandelli è doveroso puntualizzare un paio di cose e poi di chiuderlo, perché sta annoiando tutti. Mi sorprende il comunicato di Prandelli. Mio fratello non ha fatto uno sfogo ma ha voluto chiarire alcuni punti'.

    'Prima dell'inizio del campionato - chiarisce Della Valle - avevamo già fissato un pranzo fra lui e Diego, prima del Napoli. Tutto ad un tratto lui riapre una cosa chiarita fra di noi, leggendo una cosa spuntata su un giornale locale, dicendo che si era sentito destabilizzato. Ha anche tirato le orecchie alla squadra, ma ci può stare. Quello che ha detto mio fratello è la sacrosanta verità: da gennaio non vedevo più il mister degli anni precedenti, evidentemente c'era qualcosa che non andava. L'unico errore che ho fatto, vedendolo cambiato, è stato chiedergli se ci fosse qualcosa che non andasse'.

    'Quello che non mi è piaciuto è girare questo semplice confronto in un'altra maniera. I contatti con la Juventus ci sono stati, non posso negarli, né girarci intorno. Mio fratello non fa affermazioni per destabilizzare l'ambiente. Mio fratello ha rapporti stretti con la famiglia Agnelli, forse bastava parlare un po'. Poi ne abbiamo parlato nei mesi successivi, anche se lui l'ha negato. Parlare ancora di certe cose oggi mi imbarazza. Gli ho detto che nessuno lo avrebbe trattenuto se lui voleva andare via, gli ho detto prima di una gara in casa che per la stima che avevo in lui, nessuno lo avrebbe bloccato. Lui mi disse che voleva rimanere a Firenze, negando i contatti con la Juventus. Avevamo fatto anche i nuovi schemi, la telefonata di Abete è arrivata quando lui era in Canada, nessuno l'ha mandato in Nazionale, avrei preferito che rimanesse qui. Lui è amareggiato, io lo sono di più, mi auguro che torni allo stadio presto, questa è la sua città'.

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