"Ma dai, non scherzare. Non è possibile". Ecco che per alcuni secondi il neurone provinciale ti assale, blocca i pensieri di gloria, ti fa esclamare "No, è troppo forte per il Napoli". Poi ti fermi, guardi la classifica, e pensi:"Beh, però, tanto impossibile non è". Tra il dire e il fare c'è di mezzo.. il tetto ingaggi, una ganascia che blocca un bolide azzurro che tenta di sfrecciare dai box a 300 all'ora per salire sui gradini più alti del podio tricolore. Una, due, tre volte il destino ha messo dinanzi ad una scelta la proprietà partenopea nel mese di gennaio: investire o adagiarsi.

Per due anni consecutivi ha vinto la seconda opzione. Roba da altri dg, di scelte societarie diverse e sicuramente sbagliate. Dagli errori s'impara ed ecco che quel velo di timore per il primo approccio per un calciatore di livello internazionale passa. Spingi il naso oltre la Manicae e trovi forse nella città dei Beatles quello che stavi cercando e non avevi trovato: Daniel Agger. Una voce che ha spiazzato anche noi,  il nordico vicinissimo all'Inter di Benitez, roba da "Clamoroso al San Paolo". Un'indiscrezione da prima pagina, incassata e verificata: Agger è nella lista spesa del ds Bigon. L'identikit  è perfetto: 191 cm di bontà, tecnica, grinta, capacità di impostare il gioco, piede sinistro ed età che si sposa in pieno con la linea verde partenopea. Secondo quanto raccolto dalla redazione di CalcioNapoli24.it, infatti, il Napoli si sarebbe mosso per sondare la disponibilità del centrale di Hvidovre a trasferirsi in Campania. Dal suo entourage è trapelato un "Yes we can" che sa tanto di promessa di matrimonio. Anche lo stipendio non sarebbe un problema, spalmato in più anni per non intralciare la trattativa. Tutto perfetto, insomma. Un matrimonio da amore a prima vista. A poche ore dal fatidico sì però sorgono i dubbi su "Dagger": è stato fermo per parecchio tempo, ha giocato poco quest'anno, è danese, si ambienterà in Italia? Viene dallo stesso club di Dossena, se non fosse pronto fisicamente? In Inghilterra i preparatori atletici sono fin troppo permissivi. E allora pausa di riflessione. See you after the summit, perchè non c'è da decidere soltanto per il centrale di difesa, in ballo c'è il futuro prossimo di questa squadra, l'opera d'arte è ancora da completare.