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  • Agnelli, primo sì a Conte: ingaggio a 5 milioni
Agnelli, primo sì a Conte: ingaggio a 5 milioni

Agnelli, primo sì a Conte: ingaggio a 5 milioni

Ma ora il tecnico vuole più poteri. Non solo i rinforzi. Antonio chiede un nuovo staff e più autonomia.
Agnelli, primo sì a Conte: ingaggio a 5 milioni.
Il prima via libera è già arrivato. Andrea Agnelli ha fatto sapere ad Antonio Conte che il suo contratto economico verrà migliorato: quota 5 milioni di euro è all’orizzonte. In un incontro avvenuto venerdì il presidente bianconero ha dato chiare rassicurazioni sul rinnovo del contratto, ora da 3 milioni netti sino al 2015. Ma non sono stati approfonditi i dettagli perché il tecnico salentino ha altre priorità in testa. Comesi può dedurre dall’intervista nelle pagine precedenti il «professionista» chiede al club uno sforzo importante per rendere competitiva la rosa bianconera anche in Europa. E su questo presupposto incalza i vertici societari.


L’incontro - Il rapporto resta più che cordiale e la prova s’è avuta anche ieri mattina. Andrea Agnelli e Beppe Marotta hanno incontrato i giornalisti in tutta serenità. E non solo per gli effetti benefici delle festa-scudetto. C’è buona volontà tra le parti e la disponibilità a venirsi incontro. Per questo motivo è stato già stabilito che l’incontro-verità avverrà la prossima settimana.

Le garanzie - Andrea Agnelli e Beppe Marotta sanno bene che Conte vuole innanzitutto chiarezza sul fronte dei rinforzi, mapunta anche all’impostazione di un rapporto su nuove basi. L’allenatore chiede maggior potere decisionale su temi che vanno aldilà della sfera tecnica. In quest’ottica ha un peso anche la composizione della sua squadra di collaboratori. All' orizzonte potrebbe esserci, infatti, un rimpasto su cui evidentemente l’allenatore fa molto conto per attuare al meglio le sue idee. Anche sul delicato tema della preparazione atletica. Già al suo arrivo due estati l’allenatore aveva fatto delle richieste ben precise. E ora torna alla carica per dare sempre più il suo imprimatur al nuovo corso.

L’immagine - E in questo riequilibrio dei ruoli c’è anche la gestione della sua immagine. Conte rivendica maggiore autonomia anche sotto quest’aspetto, con la possibilità di rivolgersi ai media senza gli attuali filtri. E come si può comprendere anche questo è un passaggio delicato che comporta delle scelte operative nette. Insomma, la trattativa verterà su dettagli solo in apparenza secondari. Ecco perché la questione economica (sebbene già chiarita) rischia di non essere risolutiva del caso. E non è casuale che l’appuntamento sia stato rinviato a campionato ormai concluso. Nel frattempo vanno valutate tutte le opzioni a disposizione, in modo da sedersi attorno ad un tavolo con le idee chiare.

L’assist di Pavel - Ieri anche Pavel Nedved ha supportato le tesi di Conte: «Ora bisogna vedere quali sono le nostre possibilità economiche di investire, poi vediamo quali obiettivi possiamo porci. Bisogna decidere, non illudendo i nostri tifosi, ma ovviamente consapevoli che la Juve è nata per vincere». Poi, spiega: «Dopo due scudetti e una SuperCoppa, ovviamente ci sono altri obiettivi da raggiungere e bisogna sedersi a parlare per vedere come possiamo migliorare, per capire che serve per vincere ancora. È giusto che ci sia richiesta, sia dall’allenatore che della società, di vedersi e chiarirsi delle cose». Infine sponsorizza Ibra: «Mi sono espresso gia una volta su Ibra, su Cavani, su tanti giocatori, poi ovviamente bisogna vedere cosa ha voglia di fare la proprietà».


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