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  • AIC: 'Play-off e play-out in Serie A'

    AIC: 'Play-off e play-out in Serie A'

    Siamo solo all'inizio del girone di ritorno, eppure metà delle 20 squadre di Serie A non hanno quasi più niente da chiedere al campionato. Crotone, Palermo e Pescara sono praticamente già condannati alla retrocessione in B. Bologna, Cagliari (peggior difesa con 45 gol subiti), Udinese, Chievo, Sassuolo, Genoa, Sampdoria ed Empoli (peggior attacco con 12 gol segnati) hanno un margine rassicurante sulla zona retrocessione, ma non possono sognare l'Europa. 

    57 GARE INUTILI - La Repubblica in edicola oggi scrive che da qui a fine stagione ci saranno 57 partite inutili nelle prossime 17 giornate: esattamente una gara ogni tre sarà superflua ai fini della classifica. Chiudere noni o decimi consente di incassare 2,5 milioni in più di chi si piazza tra 11esimo e 17esimo posto, ma non è esattamente un obiettivo per cui lottare. 

    DIRITTI TV - Chissà cosa ne pensano le tv. A pochi mesi dall'asta per i diritti audiovisivi del triennio di Serie A 2018-2021, si ritrovano a vendere un prodotto che non garantisce competizione: un prodotto meno appetibile, svalutato dalla sua stessa formula. Il presidente dell'Empoli, Corsi punta sulla redistribuzione dei diritti tv: "La Bundesliga ha 18 club perché si ferma due mesi per il freddo. Qui il problema è la divisione dei soldi: in Inghilterra il rapporto tra Serie B e A è di un euro a due, in Italia di uno a dieci". 

    BONUS FACILI - Una seconda metà di campionato permeabile, se non alle combine, almeno al 'volemose bene', ossia meglio due feriti che un morto. In un calcio caratterizzato da contratti a prestazione - i cosiddetti bonus, per gol o assist - la scarsa competitività offrirà ai calciatori occasioni per maturarne più facilmente. O all'opposto proprio l’assenza di stimoli può rendere più faticoso raggiungere i premi. 

    RIFORMA - Il presidente del Coni, Malagò chiede "una riforma dei campionati una volta per tutte". Ma la riduzione della serie A, da 20 a 18 squadre che per Tavecchio era "una necessità", ora è "un'utopia", viste le difficoltà per la Lega di accettare un taglio: i 7-8 club a rischio, si sentirebbero condannati all'eutanasia della Serie B. Meglio intanto alzare gli standard qualitativi per giocare in Serie A (lo ha annunciato ieri il dg Federale Uva) come stadi e settori giovanili, in attesa della riforma: un progetto di riduzione in tre anni, magari alzando il paracadute economico per chi retrocede. 

    PLAYOFF E PLAYOUT - Restano contrari i calciatori (ridurre i professionisti vuol dire ridurre i posti di lavoro): Tommasi, n.1 Aic, propone piuttosto "l'introduzione di playoff e playout". Ma Malagò frena: "Non sono nella storia culturale del nostro sport". 
     

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