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Al Napoli è andata bene: Sarri tradito, il City ha avuto le 'facce di c...o'

Al Napoli è andata bene: Sarri tradito, il City ha avuto le 'facce di c...o'

  • Giancarlo Padovan
Al Napoli è andata bene. Il primo tempo sarebbe dovuto finire 4-0, a voler essere buoni 4-1. Invece, grazie ad una traversa e ad un salvataggio sulla linea, il risultato si è fermato sul 2-0. Poi, complice il calo del City e alcune cervellotiche sostituzioni di Guardiola (non si è accorto che Fernandinho era scoppiato e perdeva palla su ogni contrasto), il Napoli, a diciotto minuti dalla conclusione, è rientrato in partita con un rigore trasformato da Diawara. Il quale, almeno nello specifico, ha fatto meglio di Mertens che si è fatto respingere il tiro dagli undici metri da Ederson al 37’ del primo tempo.

Certo, l’osservatore disattento e il tifoso viscerale potranno affermare che, senza l’errore del belga, il Napoli sarebbe potuto uscire imbattuto da Manchester. Ma per sostenere questo bisognerebbe ignorare la prima mezz’ora di gioco, quando le undici “facce di cazzo” - come aveva detto detto prima della sfida con irrinunciabile turpiloquio Maurizio Sarri - che palleggiavano sul viso dell’avversario, non erano quelle dei calciatori napoletani, ma di Guardiola. C’è di più: un arbitro come lo spagnolo Lahoz che, senza il Var, assegna due calci di rigore alla squadra ospite è un dono di cui ringraziare il cielo. Non perché abbia favorito il Napoli, ma perché - come avrebbe potuto nel caso del contatto tra Walker ed Albiol - non l’ha sfavorito, secondo un atteggiamento piuttosto diffuso quando si gioca in casa di certe corazzate economiche e tecniche. 

Al contrario, Sarri non ha fatto altro che lamentarsi, raggiungendo l’apice quando Stones, con il corpo e il braccio aderente alla sua figura, ha deviato in angolo un tiro a botta sicura di Hamsik, servito da Mertens (64’). Voleva rigore anche in quel caso. Affrontando più strettamente il discorso tecnico-tattico, nel primo tempo non c’è stata partita. Ora d’accordo che il City è più forte; d’accordo che ha maggiore esperieneza e qualità; d’accordo che giocava in casa. Ma un approccio così deludente alla partita non ce lo si poteva aspettare. Eppure - eccezion fatta per le parolacce e le proteste -  non me la sento di accusare Sarri. Ha fatto turnover limitato (fuori Jorginho e Allan per Diawara e Zielinski) come gli chiedeva il presidente de Laurentiis, ha predicato la sfacciataggine (le famose facce di c…), ha raccomandato di non pensare alla gara di sabato con l’Inter.

Invece, a tradirlo sono stati proprio i due sostituti dei titolari (male soprattutto il polacco), la squadra è stata timida e nei primi tredici minuti assolutamente paurosa, qualcuno di sicuro se non aveva la testa all’Inter non l’ha portata a Manchester.  Mai avevamo visto un Napoli così in balia dell’avversario tanto da subire gol al 9’ da Sterling e al 13’ da Gabriel Jesus. Bravi quelli del City, ma inesistenti i napoletani sia nelle chiusure che nelle marcature preventive. Quando poi si subiscono due reti con gli avversari che bivaccano in area bisogna farsi qualche domanda sia a proposito dei difensori, sia sulla fase difensiva.Perché al Napoli, allora, sarebbe andata bene?

Perché tra il 24’ e il 27’ avrebbe potuto subire ancora gol sia da De Bruyne (traversa) che da Gabriel Jesus (palla stoppata sulla linea da Koulibaly). Fossero piovuti quei due gol, per il Napoli sarebbe stato un incubo. Invece, subito dopo il rigore sbagliato da Mertens (nato da un angolo, quindi fuori contesto), l’uragano si è placato. Il City è rimasto pericoloso, ha sprecato ancora per colpa dell’egoismo di Sané (un altro che Guardiola avrebbe dovuto avvicendare), poi è andato in deficit atletico, perdendo lucidità e molti palloni.  Sarri ha capito il momento e inserito progressivamente  Allan, Maggio e Ounas. Ghoulam, nel frattempo, si era procurato il rigore e Diawara (primo gol in azzurro), l’aveva trasformato. Allan ha ispirato (Mertens al 79’, pallonetto fuori), Maggio difeso con pulizia, Ounas portato vivacità.

Sono convinto anch’io che se la partita fosse durata altri cinque minuti, oltre a quelli di recupero, il Napoli l’avrebbe pareggiata. Ma sinceramente non sarebbe stato giusto al cospetto dell’eccedenza del City. Il primo novembre comincia il girone di ritorno e Guardiola sarà subito al San Paolo. L’occasione per rovesciare il risultato c’è. Anche se la classifica (City 9, Shakhtar 6, Napoli 3, Feyenoord 0) indica che si corre solo per il secondo posto. 
       

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