Al Napoli servirebbe un Kanouté
E le chiamano amichevoli. Gioco duro, risse, espulsioni. Un’arena in cui il
torero e il toro si scambiano vicendevolmente i compiti e scalciano, caricano,
puntano, affondano le banderillas. Sotto gli occhi di un arbitro incapace di
gestire con la sabbia negli occhi e abile, quello sì, di trasformare un
collaudo estivo in una royal rumble. Russo di Nola (non di Cicciano come ha
ironizzato qualcuno riferendosi alla poca pasta del fischietto) l’uomo in
giallo nella notte thriller del San Paolo. Ma alla fine una premiazione ha
fatto capire a tutti che in realtà trattavasi di “finale” con tanto di coppa da
O meglio, potrebbe andare, e alla grande, se solo si mettessero i puntini sulle
‘i’ ad un organico nettamente migliorato rispetto all’anno scorso e al quale
manca davvero e soltanto il famoso pizzico di sale che esalta una prelibata
minestra ricca di elementi preziosi.
Penarol e Siviglia, vernissage estivi, quadri di Napoli e del Napoli. Circa 60
mila tifosi in totale, incasso complessivo 700 e oltre mila euro cui bisogna
aggiungere gli spettatori delle pay-per-view e diritti televisivi, cui bisogna aggiungere “inspiegabili” file d’attesa alle 5 del pomeriggio nei pressi dei
tornelli di curve e distinti. Per i tifosi esiste il Napoli, e per il Napoli si
fanno cose “inspiegabili” che a spiegarle ti rendi conto che l’amore non si
spiega. Altro che amichevoli! E allora perché non dare il quadro giusto a
questo popolo di amanti dell’arte calcistica? Perché non completare un’opera
già bella di suo? Il mercato fino ad ora è stato gestito perfettamente con
acquisti di spessore e con graduali e calibrate cessioni, il pittore Mazzarri è pronto per la pennellata d’autore, ma alla tavolozza manca ancora qualche
colore per esaltare la cornice.
“Nessun acquisto da fare, fiducia a Lucarelli”. Se lo dicono allenatore e
dirigenti, c’è da fidarsi, certo, ma poi il campo dice altro, ovvero tutto ciò
che ad allenatore e società, siamo sicuri, non sfugge. E’ impensabile che la
dirigenza non stia lavorando per completare l’organico perché, in realtà, oltre
all’attaccante, il Napoli avrebbe bisogno di un’alternativa sia a Cannavaro che
a Dossena. Ma non è questa la necessità principale visto che alle spalle di Campagnaro c’è un Fernandez duttile, pronto a giocare da centrale, e visto che
Zuniga è ormai un jolly perfetto capace di volare su entrambe le corsie. In
questo caso è solo un discorso numerico. E’ del pari evidente, però, che
Aronica non è né un vice Cannavaro né un vice Dossena.
La priorità, dunque, è l’attaccante, senza dimenticare che Lavezzi e Gargano
sono casi da risolvere in fretta. Per il motorino Walter basterà capire le sue
intenzioni e le soluzioni, in un senso o nell´altro, sono già pronte all´occorrenza. Per l´argentino, invece, evidentemente la notte non porta
consiglio. Condannare il Pocho per una serata lunga in discoteca è un’
esagerazione, ma solo in valore assoluto, perchè se riavvolgiamo il nastro ci
rendiamo conto che Mazzarri ha concesso una settimana di relax-lavoro in
Sardegna, fino a convincere il non tanto convinto De Laurentiis che il piano è
stato studiato nei dettagli con Pondrelli. Pronti via per questa "novità" senza
precedenti, Ezequiel viene accontentato. Al primo giorno è già bufera: era
relax - lavoro o per la serie "il mio lavoro è il relax"? Così non va! Non si capisce perchè a Zuniga non è stato concesso pari ... trattamento. Questione di
professionalità e di attaccamento che alcuni calciatori non hanno. Se il Pocho
deve andare via, vada pure e subito, il Napoli e i napoletani non possono
essere ostaggio di un giocatore così che mette in difficoltà tutti e che
costringe ad imbarazzanti "No comment" post-partita.
Questione attacco: alzi la mano chi pensa che Lucarelli possa bastare quando
Cavani dovrà rifiatare. Il Napoli abbonda di ottime mezze punte, ma il Kanoutè
che abbiamo visto ieri sera al San Paolo ce l´ha il Siviglia. Ancora 20 giorni, circa, di mercato e due amichevoli importanti, Maiorca e Barcellona, più l’
esordio con il Genoa, per le analisi conclusive negli ultimi scampoli utili per
cesellare l’organico. Napoli, hai un’occasione d’oro per mettere in pista una
Ferrari: tanti ottimi calciatori già acquistati, complimenti a De Laurentiis,
Mazzarri e Bigon, manca solo un piccolo sforzo che, siamo convinti, ci sarà.
Basta poco, che ce vo’!