Allegri torna al 4-3-1-2: addio Boateng?
Era stato accusato di immobilismo da parte dei critici più feroci per la sua scelta di non rinunciare al rombo di centrocampo, un modulo ormai insito nel DNA del Milan. Poi, Massimiliano Allegri, per privilegiare le qualità di giocatori come El Shaarawy ed Emanuelson e tentare di fare arrivare più cross a Pazzini, è passato al 4-2-3-1, che è lo schema con cui i rossoneri sono passati sul campo dello Zenit San Pietroburgo e con cui hanno mostrato qualche timido segnale di miglioramento nel gioco, nonostante la classifica resti deficitaria.
Ma la recente riscoperta del Montolivo trequartista in Nazionale potrebbe riportare l'allenatore livornese alle antiche convinzioni. Per la gara con la Lazio si va verso il ritorno del 4-3-1-2 con l'ex Fiorentina a giostrare alle spalle di El Shaarawy e di uno tra Pazzini, Bojan e Pato (provato al fianco dell'italo-egiziano nell'allenamerno del giovedì). Dietro le punte, Montolivo potrebbe esaltare le sue qualità di tiratore da fuori area e aggiungerebbe quel tocco di qualità che manca maledettamente nella formazione rossonera.
Tornando a una mediana a 3, anche Nocerino (uno degli esclusi eccellenti dell'ultimo periodo) avrebbe maggiori chances di riconquistare un posto da titolare e, come ha avuto modo di dichiarare, tornerebbe a rendere come nella passata stagione. A rischiare il posto, invece, è Kevin Prince Boateng. La copia sbiadita del giocatore ammirato due campionati fa ha avuto tutte le occasioni di questo mondo, ma continua a non convincere e le voci di una sua possibile partenza (sponda Bayern Monaco) proseguono. Nonostante le smentite di rito. A meno che il Boa non trovi le motivazioni per riciclarsi come mezzala destra, la posizione che Allegri sembra volergli ritagliare su misura nel Milan a caccia del riscatto.
