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  • Allegri: 'Tutti gli allenatori sognano la panchina del Milan'

    Allegri: 'Tutti gli allenatori sognano la panchina del Milan'

    Queste le parole di mister Massimiliano Allegri in conferenza stampa per presentare la partita contro il Torino:

    Sul Grande Torino: "E' giusto ricordare questa grande squadra che si è spenta troppo presto e che è entrata nella leggenda".

    Sulla squadra: "I ragazzi stanno facendo bene e meritano il terzo posto. Dopo un inizio complicato si sono ripresi e anche grazie alla società. E' merito anche del Presidente e la partita di domani è la partita che dirà chi potrà arrivare terzo in campionato".

    Sulla partita di domani: "E' decisiva. Domenica era importante vincere mentre domani è decisiva perché siamo a poche partite dalla fine del campionato. Tra stasera e domani è molto importante per il terzo posto. Dico questo perché noi siamo obbligati a vincere per rimanere davanti alla Fiorentina mentre loro giocano stasera. Domani restare davanti alla Fiorentina sarebbe importante".


    Su El Shaarawy : "Stephan lo valuterò oggi. Sono ottimista ma se ci dovesse essere qualche rischio non verrà rischiato".

    Sul suo futuro: "Quello che è successo oggi, è paragonabile a sabato scorso. La differenza è che sabato è stato tirato fuori il nome del nuovo allenatore del Milan e oggi quello della Roma. Io ho un contratto con il Milan e quello che è stato scritto sono solo illazioni. Siamo tutti concentrati su un obiettivo non facile soprattutto perché qualche mese fa era impensabile. Il terzo posto chiuderebbe una stagione esaltante e importante che paragonerei allo scudetto e, nello stesso tempo, se dovessimo arrivare quarti non ci penso. Sarebbe una stagione amara. Siamo partiti con una nuova politica, abbiamo dei giovani importanti. Dopo 25 anni di successi la società ne sa più di me ma in questo momento, parlare dell'allenatore, non ha senso e mi dispiace quando leggo che io avrei firmato con la Roma. Sono una persona onesta e rispettosa e se ci dovesse essere qualcosa, i primi a saperlo sarebbero il presidente e Galliani. Del mio futuro parlerò a fine stagione con il Presidente e con l'Amministratore Delegato. La diversità d'idee e lo scambio di vedute non vuol dire che io con il Presidente non abbia un ottimo rapporto come quello che si è instaurato negli ultimi 3 anni".

    Sull'obiettivo: "Dobbiamo compiere il massimo sforzo per arrivare all'obiettivo e chiedo ai tifosi di darci una mano come hanno fatto in tutta la stagione".

    Sul sostituto di Montolivo: "Muntari è il sostituto ideale e nell'eventualità abbiamo anche Cristante".

    Sul modulo: "E' inutile andare a stravolgere adesso il sistema di gioco in partenza. A partita in corso vedremo".

    Su Ambrosini: "Credo di recuperarlo o per il Pescara o per la gara con la Roma".

    Sulla sua permanenza al Milan: "E' normale, altrimenti non sarei rimasto a inizio anno. Il mio intento è quello di rimanere qui e di raggiungere i massimi obiettivi con il Milan. Non capisco perché debba avere la voglia di andare via. Questa panchina è ambita da tutti gli allenatori del Mondo".

    Sulla partita di domani: "Le squadre di Ventura giocano molto bene a calcio e dovremo essere bravi a non concedere i contropiedi come successo nel secondo tempo con il Catania. Abbiamo un solo risultato a disposizione che va ottenuto con pazienza e dopo tanto tempo è bello tornare a giocare alle tre di pomeriggio".

    Sulla difesa: "Abate era un po' affaticato in settimana, ho un dubbio tra Mexes e Bonera e rientra Zapata. E' un dubbio che mi scioglierò domani mattina. Abbiati dovrebbe giocare".

    Sull'umore della squadra: "Sono cose che fanno parte del momento a fine campionato. Siamo concentrati su un obiettivo e la squadra, in questo momento, potrebbe andare avanti da sola. Sono sereno. Lo dimostrano i risultati e in questo momento, le ultime 4 partite, le può giocare anche senza allenatore".

    Su Niang: "Domani giocano sicuri Boateng e Balotelli e poi dovrò scegliere uno tra Robinho e El Shaarawy".

    Sui contatti con il Presidente: "L'ho sentito domenica mattina e poi si è complimentato per la vittoria con il Catania. Ci confrontiamo come normale che sia tra un datore di lavoro e un dipendente".

    Sul mercato: "Quando si parla di grandi giocatori fa sempre piacere. La nostra squadra deve crescere piano piano a meno che il Presidente ci compri quattro-cinque giocatori top. Ci sono due strade. La società sta lavorando bene e ogni anno diventerà più forte. Il Milan si sta abituando alla mentalità di andare a cercare giocatori che possano diventare da Milan e quest'anno c'è la dimostrazione dell'amore dei tifosi verso questi ragazzi. E' una squadra diversa dagli ultimi 25 anni".


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