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  • Juve, puoi dominare anche senza Allegri. ESCLUSIVO: ecco l'offerta del Chelsea

    Juve, puoi dominare anche senza Allegri. ESCLUSIVO: ecco l'offerta del Chelsea

    • Stefano Agresti
    Non è stata una grande settimana per la Juve, benché abbia vinto due partite in quattro giorni - Chievo e Genoa - e abbia raggiunto il record dei tredici successi consecutivi. Il guaio è che, proprio a cavallo della chiusura del mercato, sui bianconeri si sono abbattute un bel po' di sventure. Gli infortuni assai fastidiosi di Mandzukic e Khedira, persi più o meno per un mese ciascuno, e quello ben più grave di Caceres, la cui stagione è già finita, hanno complicato non poco il percorso di Allegri, al quale non ha dato una mano nemmeno Zaza, che s'è fatto ingenuamente espellere. Così la Juve domenica a Frosinone avrà due soli attaccanti disponibili, Dybala e Morata (c'è comunque chi sta peggio), e nella sfida scudetto del 13 febbraio con il Napoli mancherà dei tre che si sono rotti.

    Poteva la Juve acquistare qualcuno a gennaio? Osservando la situazione oggi, a distanza di pochissimo dalla chiusura delle trattative, indubbiamente sì, ma quando il mercato è terminato c'era un solo dubbio legato all'attacco, proprio a causa dell'incidente a Mandzukic, mentre il resto dei guai era assolutamente inimmaginabile. Chiamiamola sfortuna, se vi va. A noi pare il termine giusto.

    Nelle ultime ore a questo si è aggiunta l'indiscrezione, che abbiamo riportato in esclusiva attraverso il dettagliato racconto di Luca Borioni, secondo la quale Allegri sarebbe prossimo a lasciare la Juve per trasferirsi al Chelsea. Una scelta che da parte del tecnico ci sta, considerato quanto risulta a noi: contratto di quattro anni e ingaggio a salire fino a 7,5 milioni di euro a stagione, difficile rifiutare.

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    Ma può tutto ciò condizionare la Juve nella sua straordinaria lotta per scudetto, Champions e Coppa Italia? Crediamo proprio di no. Certo gli infortuni qualche ostacolo, anche importante, possono procurarlo, soprattutto perché adesso esiste il rischio di sottoporre pochi calciatori a uno sforzo massacrante; nello stesso tempo non c'è alcuna garanzia che la malasorte si fermi qui e di sicuro, se dovesse colpire ancora, la situazione diventerebbe di pura emergenza. In generale, però, riteniamo che la Juve abbia una solidità e una consistenza tali da poter sopperire a simili assenze, destinate comunque a esaurirsi nel giro di poche settimane, Caceres escluso.

    Differente il discorso che riguarda Allegri. Ecco, qui possiamo dire con notevole convinzione che la posizione del tecnico non inciderà in alcun modo nel percorso della Juve. Ci sono troppa convinzione, troppa fame, troppa professionalità in quel gruppo perché una voce (o una notizia) del genere possa creare sconquassi. Non li vediamo i bianconeri che mollano perché non seguono più un allenatore destinato all'addio, né immaginiamo un Allegri distratto dal Chelsea; al contrario, vorranno tutti dimostrare di essere più forti di qualsiasi condizionamento esterno e perciò potrebbero diventare ancora più pericolosi.

    Attenzione: due delle ultime tre squadre che hanno realizzato la tripletta (campionato, coppa nazionale e Champions) hanno perso il loro allenatore al termine della stagione, l'Inter di Mourinho e il Bayern di Heynckes. E in quest'ultimo caso l'addio del tecnico era stato annunciato con larghissimo anticipo. Nei grandi club, del resto, si riescono a gestire anche le situazioni più complicate, proprio perché si ha la testa giusta. E non ci sarebbe nemmeno da stupirsi troppo se la Juve, per mettere un freno alle tante voci che arrivano dall'Inghilterra, decidesse di comportarsi come un Bayern qualsiasi: cari signori, Allegri se ne andrà a fine stagione, ma ora pensiamo a vincere tutti assieme. Sarebbe una mossa da grande società: una mossa da Juve.

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