Altro che fortuna, Zidane è un genio: 6 titoli in 17 mesi, la promessa del 2003...
Quando a gennaio dello scorso anno Zizou prese le redini dei blancos dopo sei mesi deludenti con Benitez e si ritrovò a conquistare al primo colpo la Champions League, per di più battendo ancora l'Atletico Madrid in finale a Milano, tanti hanno negato meriti al francese, definito solo un 'principiante baciato dalla fortuna'. Zidane ha raccolto in silenzio e 17 mesi dopo sono i fatti a parlare per lui: doblete in faccia al Barcellona e alla Juventus, 6 i titoli conquistati complessivamente in meno di un anno e mezzo da allenatore del Real. "E' un genio fin dal 2001" sentenzia il presidente Florentino Perez nel post-partita e sono molti i meriti nella stagione straordinaria del Real Madrid: gestione oculata dei big, si veda un Cristiano Ronaldo mai così in forma nel finale di stagione negli ultimi anni, gioco sempre propositivo ed efficace (Madrid a segno in tutte le partite giocate quest'anno) e scelte azzeccate anche nei match delicati, ultima quella di lasciare fuori un Bale reduce da infortunio per un Isco straripante e nell'economia della partita decisivo con i suoi strappi e il suo lavoro tra le linee. Senza contare una figura ingombrante come quella di James Rodriguez, lasciata addirittura sulle tribune del Millennium Stadium di Cardiff.
Consacrazione, ma anche una promessa mantenuta per Zizou. Nel 2002 conquistò da giocatore la nona Champions League del Real Madrid, nella storia la sua rete al volo contro il Bayer Leverkusen, un anno dopo il fantasista giurò: "Al Real voglio conquistare anche la decima, la undicesima e la dodicesima". Missione compiuta: la 'maledetta decima' l'ha vinta da vice di Ancelotti, le altre in proprio. Lui si nasconde dietro un velo di umiltà ("Non ero scarso prima, non sono un genio adesso"), ma a Madrid ormai sono pazzi di lui: altro che gavetta, altro che fortuna, Zizou è già nell'elite della panchina.
@Albri_Fede90
