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  • Amauri, Borriello e Montolivo: casi irrisolti

    Amauri, Borriello e Montolivo: casi irrisolti

    Mercato finito? Certo, ma qualche partita ancora si gioca. Perché se tanti “casi” sono stati risolti, ce ne sono altri che le trattative hanno lasciato lì, in attesa di una svolta. Tante situazioni covano come brace, ma quelle più alla luce sono tre.

    Amauri è in una situazione paradossale, all'ultimo anno di un contratto milionario. Chiuso ieri pure il mercato turco, dove poteva sistemarsi dopo un mese in cui le pretendenti non sono mancate (Parma e Palermo su tutte) ma non si è riusciti a trovare una soluzione soddisfacente, inizia per lui il periodo ufficiale da separato in casa. Si allenerà da solo, in orari differenti rispetto a quelli del resto del gruppo bianconero, continuando a percepire i 3,8 milioni di ingaggio che gli spettano. “Vuole convincere Conte”, ha detto il suo agente Pocetta. Conte però nel ruolo è stracoperto: sono rimasti anche Iaquinta, che però aveva ben meno mercato, e Toni, che al tecnico come alternativa-torre non dispiace. Anche per lui, pista turca accarezzata e poi sfumata.

    Situazione contrattualmente simile per Montolivo, ultimo anno con la Fiorentina e nessun passo avanti per un eventuale rinnovo. Montolivo però non è affatto un separato in casa. Continua a essere uno dei perni di Mihajlovic, si allena (e bene) e il posto ce l'ha nonostante debba difenderlo dall'assalto di altri centrocampisti (Kharja su tutti). La Fiorentina però rischia di perderlo a zero se non rinnova entro fine anno, con il Milan alla finestra perché i rossoneri l'affare l'hanno fiutato.

    Borriello invece il contratto con la Roma ce l'ha fino al 2015, ma è stato tutta l'estate in lista di sbarco mentre i giallorossi compravano attaccanti su attaccanti. Nel frattempo Luis Enrique lo provava come esterno del tridente, negli ultimi giorni di mercato aveva preso corpo la pista Psg (Leonardo al Milan l'ha visto crescere) che poi però è sfociata in un accordo mancato. Alla fine Borriello dalla Roma non se ne va. Anzi, magari potrebbe rivelarsi un'"aggiunta" insperata quanto di valore. Ieri per esempio in partitella ne ha fatti 3, meritandosi i complimenti di tutti, Luis Enrique compreso. Ma di gente con stipendi a 9 zeri che aspetta che il mercato riapra i battenti l'Europa è piena. Un esempio? Il City di Mancini va a mille, e sia Tevez che Balotelli il campo lo vedono molto poco.

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