Mezz'ora di Amauri, ieri a Genova, è corrisposta con mezz'ora di un Toro che è quasi sembratao una squadra. Chiaro, il 34enne attaccante non può da solo cambiare il volto di un insieme composto da altri 10 giocatori, ma tutto quanto era in suo potere fare l'ha fatto: negli highlights entra solo la sua sponda per il sinistro potente ma imrpeciso di Martinez, quando in realtà l'italobrasiliano ha fatto parecchio di più.

Il suo ingresso ha dato peso e grinta, soprattutto la seconda, visto che la stazza - almeno sulla carta - non dovrebbe mancare nemmeno a Larrondo, in campo prima di lui. Ora Ventura aspetta che Amauri apprenda al meglio i meccanismi della squadra, ma potrebbe già mandarlo in campo giovedì in coppa  Bruges: l'esperienza internazionale dell'italobrasiliano ha la sua importanza. E lì, soprattutto, il suo acquisto potrà acquisire un senso.