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  • Ancelotti jr a CM: 'Papà Carlo, non sarò allenatore. Io, il Psg e un super Pastore'

    Ancelotti jr a CM: 'Papà Carlo, non sarò allenatore. Io, il Psg e un super Pastore'

    • Luca Talotta

    Un cognome importante ma anche la voglia e la consapevolezza di poter arrivare in alto, nello stesso mondo dove papà Carlo ha trovato affermazione. Davide Ancelotti non è il classico 'figlio di..', tutt'altro. E' uno che sta cercando di farsi le ossa da solo, portando avanti le proprie idee e i propri sogni. Calciomercato.com lo ha incontrato nel giorno di apertura dell'anno accademico della facoltà di Scienze Motorie all'università di Parma, dove la sua tesi è stata premiata quale una delle migliori dello scorso anno accademico. Davide, 23 anni, laureato in scienze motorie e preparatore atletico, sta seguendo uno stage presso il Paris Saint Germain, dove si occupa di squadra riserve e giovanili. Nella sua tesi, intitolata "Impiego della metabolimetria nella valutazione funzionale del calciatore d'elite", ha analizzato 1.191 calciatori di serie A, B, Lega Pro, Ligue 1 e Premier League nella stagione 2011-2012.

     

    Come nata l'idea di questo lavoro?
    Il tutto è stato possibile grazie a Massimo Manara, medico dello Spezia già ex Milan ai tempi di mio padre, che mi ha messo in contatto con un centro che fa questo tipo di test per poi analizzarli. Abbiamo raccolto insieme i dati e poi li abbiamo affidati ad uno statistico per analizzare il consumo d'ossigeno e la soglia aerobica. E' stata dura, ma ci siamo arrivati.
     
    Di norma la tesi dovrebbe essere il viatico per il lavoro futuro, cosa le piacerebbe fare?
    Questo lavoro mi ha insegnato tante cose e ho avuto modo anche di poter entrare in contatto con diversi preparatori. Appena finito l'università ho avuto la fortuna di poter fare subito uno stage al Paris Saint-Germain nel settore giovanile; un'esperienza bellissima: siamo cinque ragazzi, due italiani e tre francesi. A rotazione ci occupiamo di seconda squadra, Under 19, 17 e 15.
     
    Papà Carlo le ha chiesto qualche informazione sui giovani del Psg?
    Certo, è ovvio. E io lo tengo informato se vedo qualcosa d'interessante (ride, ndA...)
     
    Essere figlio di cotanta personalità le è servito a qualcosa per il lavoro di tesi?
    No, non direi. Papà è un allenatore, io in questo lavoro ho approfondito e mi sono appassionato su discorsi incentrati sulla preparazione atletica; dunque lui poteva fare poco per me, se non mettermi in contatto con chi di dovere.
     
    Dove la vedremo in futuro a lavorare, ha qualche sogno in particolare?
    Ho tanta passione per questo sport; ci sono nato dentro e cresciuto e voglio affermarmi in questo mondo. Poi non so cosa farò nel dettaglio, ma sicuramente sarà qualcosa all'interno di questo mondo. Io come papà? Non penso... Poi se vedrò che mi piace fare l'allenatore farò l'allenatore (ride, ndA...).
     
    Nell'elaborazione dati per la tesi, c'è qualche cosa che la ha incuriosita particolarmente?
    Sì, i dati su Javier Pastore. Ho visto che se vuole può correre, è un bell'atleta. Ho analizzato anche i suoi dati ai tempi del Palermo e li ho anche mostrati a papà; gli ho detto 'Guarda che se vuole può correre!'. Poi, come sempre, è lui il mister...

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