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  • Ancelotti: 'Neuer è un computer, Muller il più divertente. Il Bayern deve pensare al Triplete'

    Ancelotti: 'Neuer è un computer, Muller il più divertente. Il Bayern deve pensare al Triplete'

    L'allenatore del Bayern Monaco Carlo Ancelotti ha concesso un'intervista a Fox Sports in cui ha toccato diversi temi: "Mi sento molto coinvolto in questo bellissimo ambiente, in questa bellissima struttura, in questa bellissima città. Il Bayern è un club fantastico. In questi primi 9 mesi mi sono trovato molto bene. 

    Guardiola ha un suo gioco, una sua filosofia che poi non è nemmeno così diversa dalla mia. Ho trovato una squadra molto ben preparata e ho cercato di mettere le mie idee in questa stagione e su questa squadra. All’inizio non abbiamo fatto benissimo. Cambiare qualcosa ha dato dei problemi alla squadra ma dopo la pausa invernale ci siamo allenati sulle cose da fare e dopo la sosta abbiamo reso meglio. I giocatori sono molto professionali. Cambiare qualcosa che va bene non è facile".

    Su alcuni calciatori: "Neuer è un computer. E’ molto serio, molto professionale in tutto quello che fa; è un ragazzo divertente, parla un po’ l’italiano perché è stato qualche volta in vacanza in Italia ma se lo devo definire in una parola è un computer. Muller è il ragazzo più simpatico che abbiamo, gli piace scherzare e questo carattere l’ha aiutato anche nei momenti più difficili dove le sue prestazioni non erano al livello abituale. E’ un attaccante completo, con un grande movimento senza palla. Qualsiasi cosa gli chiedi la fa con naturalezza. Un giocatore senza palla formidabile per me. Lewandowski è il classico centravanti di una volta, potente, con un grande fiuto del gol. Il più grande centravanti del mondo in questo momento. Assomiglia molto ad Inzaghi però ha anche il gioco aereo ed è potente. E’ completo e non solo un finalizzatore. Un giocatore che fa un gol a partita è candidato ad essere Pallone d’Oro. Il successo personale è legato al successo di squadra".

    Sull'obiettivo Triplete: "Al Triplete ci dobbiamo pensare, ci dobbiamo provare. Sono i piccoli dettagli che fanno la differenza: un infortunio o un errore dell’arbitro. Quando si vive un momento positivo come quello di adesso il sogno è  quello di tenere questo momento il più a lungo possibile".

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