Andrea Pirlo| Il castiga Iker
A mettere in evidenza le doti di Pirlo è stato il suo primo allenatore rossonero, Carlo Ancelotti, che nell'agosto del 2002 l'ha schierato in un ruolo nuovo, davanti alla difesa. Andrea ha trovato così, in una posizione più arretrata, la propria collocazione ideale: è stata la svolta della sua carriera nel Milan e in Nazionale.
Nel nuovo millennio il suo impiego in azzurro è andato in crescendo trovando un posto da titolare nella seconda partita dell'Europeo 2004. Da quel momento è diventato titolare indiscusso del centrocampo della Nazionale. Fondamentale la sua prestazione per la vittoria della Nazionale italiana ai Mondiali di Germania 2006, dove si è rivelato uno dei migliori centrocampisti al mondo. Sia Donadoni nella partita decisiva con la Spagna all'Europeo 2008, sia Lippi, contro Paraguay e Nuova Zelanda in Sudafrica, hanno rimpianto la sua assenza.
A proposito di Spagna: era ottobre, nel 2009, quando Casillas, il numero 1 della Spagna campione del mondo, subì un gran gol da Andrea. Tiro da lontano, pensato, voluto: a fil di palo. Uno a uno e palla al centro. Uno dei tanti momenti della carriera in cui ci ha pensato Andrea, prendendosi squadra e partita sulle spalle nel momento topico.
Gloria del Milan e del calcio italiano. Ecco perchè Andrea ha molti estimatori in Italia, ma soprattutto all'estero.
IN ROSSONERO QUESTO IL SUO PALMARES CON LA MAGLIA NUMERO 21:
- 1 SCUDETTO
- 2 CHAMPIONS LEAGUE
- 2 SUPERCOPPE EUROPEE
- 1 COPPA ITALIA - 1 SUPERCOPPA ITALIANA
- 1 MONDIALE PER CLUB
