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  • Anna Tatangelo: 'Tifo Juventus, amavo Del Piero. Gigi D'Alessio mi ha mandato a quel paese per Higuain'

    Anna Tatangelo: 'Tifo Juventus, amavo Del Piero. Gigi D'Alessio mi ha mandato a quel paese per Higuain'

    • Federico Giustini
    È una delle partite più sentite della nostra serie A. Inutile scomodare l’estate del 1972, quando José Altafini lasciò Napoli per trasferirsi a Torino. È Napoli-Juventus, è la rivalità storica, rinvigorita dall’affare Higuaìn, “core’ngrato” 2.0. Difficile immaginare una sintesi fra le due parti, ma c’è chi ha inevitabilmente “il cuore diviso a metà”. Parliamo di Anna Tatangelo, cantante e attrice, che tifa Juventus sin da bambina ma che con Napoli e il Napoli ha un rapporto molto speciale: è la città del suo compagno Gigi D’Alessio, che è anche un grande tifoso della squadra allenata da Sarri. I suoi punti di riferimento artistici sono Mina e Mia Martini. Ma non disdegna Alessandro Del Piero. Alla vigilia del doppio confronto, Anna prova a stemperare il clima di tensione che circonda entrambi gli ambienti: «È pur sempre un gioco». L’arte della diplomazia, è il caso di dirlo.

    Come nasce la sua passione per la Juventus?
    "È qualcosa che va avanti da più generazioni: da mio nonno a mio padre, entrambi supertifosi. Se c’è una partita della Juventus a casa non si può fare nulla. Per la finale di Champions del 2015 fu spostato addirittura il matrimonio di mia sorella".

    La Juve ha gli stessi colori del Sora, squadra della sua città. Può aver influito?
    "Beh magari indirettamente sì. A Sora sono in molti a trovare questa correlazione. Ora purtroppo però la squadra non c’è più (è fallita due anni fa ndr.)". 

    Qual è il suo primo ricordo calcistico legato alla Juventus? 
    "Ricordo le grandi rimpatriate, le partite seguite in famiglia e poi soprattutto i festeggiamenti per gli scudetti vinti. Come dimenticare mio fratello con la bandiera della Juve in motorino per le strade di Sora".

    In quel periodo, quello della sua infanzia, chi era il suo calciatore preferito?
    "Alessandro Del Piero. Lui è il numero uno. Racconto questa cosa per la prima volta: giocavo con la sua maglietta addosso, ero un po’ un maschiaccio da piccola. Giocavo in attacco, ma sapevo anche mirare agli stinchi".

    Della Juve di oggi invece chi le piace di più?
    "Uno su tutti: Paulo Dybala. È veramente fortissimo, credo sia il nuovo Messi. Apprezzo molto anche Marchisio e Bonucci. Prossimamente penso proprio che andrà a vedere una partita allo stadio".

    Alle porte c’è la doppia sfida contro il Napoli: domenica il campionato e mercoledì la coppa Italia. Vedrà le due partite assieme a Gigi?
    "Purtroppo no. Lui è impegnato con Made in Sud. Vorrà dire che avrò il divano tutto per me e se ci sarà da festeggiare non mi farò troppi problemi".

    Di solito cosa accade quando vedete Juve-Napoli?
    "Nulla di eccessivo, diciamo che la sentiamo di più. Con noi spesso ci sono anche i figli che tifano Napoli e mi guardano come se mi volessero dire “ma non c’ha niente da fa?”(ride). Ma devo dire che è veramente difficile per me dato che ho Napoli nel cuore. È come se il mio cuore fosse diviso a metà".

    Mai bisticciato per il calcio dunque? Neanche dopo la cessione di Higuain?
    "No no, assolutamente. Io scherzando dissi a lui che Higuain stava facendo un salto di qualità e lui, sempre scherzando, mi ha mandato a quel paese. Ma è comprensibilissimo che i tifosi del Napoli siano arrabbiati. Mi metto nei loro panni e penso a cosa avrei pensato io se fosse successa la stessa cosa a parti invertite con Del Piero".

    Come pensa che andranno le due partite?
    "Per il campionato vedo un pareggio, dico 1-1. Per la Coppa possiamo anche perdere ma solo con un gol di differenza, così arriviamo in finale".

    Ha progetti in cantiere? A quando il prossimo disco?
    "Sì, intanto a inizio maggio partirà il mio nuovo tour. Poi a settembre dovrebbe uscire il nuovo singolo che anticiperà il nuovo disco".

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