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  • Annalisa Minetti, Alex Zanardi e Alex Del Piero: storie di italiani meravigliosi

    Annalisa Minetti, Alex Zanardi e Alex Del Piero: storie di italiani meravigliosi

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    Nell'Italia segnata dalla crisi, dal disfattismo e dal pessimismo (frutto e al tempo stesso concausa della crisi stessa), ci sono per fortuna anche degli esempi positivi, dai quali imparare e ricavare insegnamenti importanti. Nelle ultime ore, dal mondo dello sport, sono arrivati tre bellissimi esempi, che portano il nome di tre meravigliosi italiani, una donna e due uomini: Annalisa Minetti, Alex Zanardi e Alex Del Piero. Tutti e tre rappresentano al meglio alcune delle caratteristiche che contraddistinguono gli italiani nel mondo: la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione, la capacità inventiva di aprire nuovi sentieri e un rapporto speciale con la propria famiglia.   
     
    Annalisa Minetti, nata a Rho nel 1976, non vedente, ha conquistato la medaglia di bronzo nella gara dei 1500 metri T12 alle paralimpiadi di Londra 2012. La Minetti è arrivata a questo successo dopo aver vinto il festival di Sanremo, dopo aver partecipato al concorso Miss Italia e dopo aver preso parte a numerose trasmissioni televisive, a dimostrazione di un eclettismo e di una forza di volontà straordinari. Dopo il successo a Londra ha dichiarato: "È per il mio bambino, Fabio, che è rimasto a casa, mi ha visto da lontano. Voglio farglielo sapere: Fabio, amore, l'ho fatto per te".
     
    Della capacità di cambiare e di inventarsi nuove sfide, ne ha fatto una regola di vita anche Alex Zanardi, nato a Bologna nel 1966, vincitore alle Paralimpiadi della medaglia d'oro nella prova a cronometro di handbike, categoria H4. Dell'ex pilota di Formula 1 Zanardi si conosce tutto, a partire dal drammatico incidente in gara che dal 15 settembre 2001 lo ha gravemente menomato nel fisico, tanto quanto, parole sue, lo ha fortificato nella mente e nello spirito. "Senza sport non so vivere. Mi considero una persona che ha avuto tantissimo nella vita e continuo ad aggiungere qualcosa. Di questo non posso che ringraziare la Dea bendata", ha spiegato ieri dal circuito di Brands Hatch, dove nel 1991 aveva conquistato la prima pole position della sua carriera in Formula 3000: "All'epoca avevo fatto il primo tempo, ma ero arrivato secondo in gara. Mi mancava il gradino più alto e l'ho portato a casa". Straordinario.
     
    Così come straordinario, a modo suo, è anche Alex Del Piero, nato a Conegliano nel 1974. Ieri, dopo aver giocato da protagonista per 19 anni nella Juventus, ha annunciato di aver firmato un contratto biennale con il Sydney FC, in Australia. Emozionato, in conferenza stampa, davanti alla moglie Sonia ("L'avrei seguito dappertutto") e al più grande dei tre figli, Tobias, Del Piero ha spiegato: "Ringrazio il mio trascorso e le persone che sono vicine a me. Il mio pensiero è per mio padre e mia madre. E' per mio fratello. Ora sto per vivere un cambiamento importante, lontano tanti chilometri, ma vicino come idee, prospettive e progetto. Ho chiesto al Sydney se c'è anche l'obiettivo agonistico della vittoria, e la risposta per fortuna è stata un sì".
     
    Trasformarsi, con inventiva. Cambiare per continuare a vivere e vincere, nella vita e nello sport, contro ogni ostacolo e avversità. E con la propria famiglia. Minetti, Zanardi e Del Piero: tre esempi di italiani da imitare.   
     

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