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  • Aquilani: 'Riscatto Juve? La vedo dura...'

    Aquilani: 'Riscatto Juve? La vedo dura...'

    Il centrocampista della Juventus, Alberto Aquilani ha dichiarato in un'intervista ai microfoni di Sky: 

    Passato, presente e futuro: obiettivo Champions.
    "Sono venuto qui con la speranza di trovare un po’ di continuità dopo due anni in cui avevo giocato veramente poco. Sono venuto in prestito e quindi sapendo di correre anche qualche rischio, in una squadra importante come la Juventus, dove c’era anche il rischio di non giocare. Invece sono contento di aver trovato tanta continuità. Quando giochi così tante partite, ci sono momenti in cui le cose vanno meglio, altre peggio, non ero più abituato a fare tutte queste partite insieme, una dopo l’altra. Sono però soddisfatto, ovvio che i risultati della squadra condizionano le prove dei singoli giocatori e viceversa. Adesso siamo in un buon momento e da qui alla fine ci sarà un sprint dove cercheremo di dare il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società. C’è sicuramente rammarico perché abbiamo perso tanti punti, giocato male alcune partite, però non mi piace guardare indietro ma avanti. Purtroppo nel calcio ci sono momenti in cui le cose non vanno bene, ci sono alti e bassi e questo va accettato. Siamo in una posizione di classifica ancora non buona e quindi ci serve ancora qualche risultato positivo per cercare di entrare nella zona che ci compete, la Champions League. Penso che quello sia il nostro obiettivo".

    Il prossimo anno ti vedi ancora alla Juventus?

    "Io sono venuto qui rischiando anche qualcosa perché sono venuto in prestito secco, a differenza di altri miei compagni che hanno un obbligo o già una parola per il riscatto. Da parte mia non c’è niente, la Juventus ha soltanto un diritto ma molto alto per il mio riscatto. So dunque che non è facile ma sono tranquillo, non ci sto pensando e cercherò di dare tutto quest’anno perché mi hanno dato la possibilità di tornare in Italia e di avere un ruolo importante in questa squadra".

    Dopo i risultati della due giorni di Champions, si può dire che il calcio italiano sia in crisi?

    "Non so se la parola crisi sia quella giusta. Io ho giocato in Inghilterra e lì le squadre sono forti, ci sono 5-6 squadre allo stesso livello. Le squadre inglesi hanno qualcosa in più, hanno una cultura diversa forse nell’allenamento o nel preparare la partita che ti permette di dare qualcosa di più in campo durante il match".

    Credi che i tuoi ex compagni della Roma riusciranno ad uscire da questa crisi?
    "La Roma è formata da grandissimi calciatori e penso che non avranno nessun tipo di problema a superare questo momento". 
     


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