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  • VIDEO Assemblea Juve. Blanc: 'Diego avrebbe giocato poco. Ranieri scelse Poulsen'
VIDEO Assemblea Juve. Blanc: 'Diego avrebbe giocato poco. Ranieri scelse Poulsen'

VIDEO Assemblea Juve. Blanc: 'Diego avrebbe giocato poco. Ranieri scelse Poulsen'

  • Andrea Bonino

L'assemblea degli azionisti non è soltanto una questione di numeri, conti e tante parole. Ma anche di colore, risentimento e rimproveri. Ogni azionista ha una testa diversa e pensa in maniera differente. C'è chi utilizza i minuti a disposizione per parlare alla platea di cose inerenti alla Juve e alle azioni bianconere. Ma la maggior parte li usa per dare un'opinione personale e infervorata su questioni legate al passato, soprattutto a Calciopoli. Cose che hanno ferito il loro orgoglio e quello di tutti gli juventini. D'altronde la maggior parte degli associati sono anche tifosi. Come Salvatore Cozzolino. Ogni intervento, come ricordato Agnelli prima di cominciare la riunione, sarebbe dovuto durare soltanto sette minuti e non di più. Però lui, come altri, si sono lamentati per il poco tempo concessogli: 'Avrei diverse cose da dirvi e da leggere. D'altronde aspettiamo un anno per dialogare con voi, e dunque racchiudere tutto in così poco tempo mi sarà impossibile - ha chiosato -. Ma chiedo pazienza a chi presiede l'assemblea, così come noi azionisti e noi juventini abbiamo avuto la pazienza di aspettare la dirigenza, il management e la Federcalcio che in questi anni ci hanno fatto passare la voglia di tifare Juventus'. A quel punto, dalla platea, è partito un applauso spontaneo durato una trentina di secondi. Oltretutto, dal fondo della sala, si è sentito chiaramente un 'Vergogna!'.

Attimi di imbarazzo tra gli uomini seduti al tavolo dirigenziale. Poi, finito l'applauso, il presidente bianconero ha nuovamente fatto notare all'azionista che i minuti di intervento erano tassativi e che quindi avrebbe dovuto attenersi alle regole. Inutile prolungarsi. A quel punto l'azionista è sceso dal pulpito ed è tornato a sedersi dicendo: 'Se è così me ne vado: buon giorno a tutti'. Ad altri, scaduto il minutaggio a disposizione, hanno addirittura staccato il microfono, non permettendogli di terminare l'intervento. Il motivo? Semplice: 'Per rispetto delle tempistiche dell'assemblea - ha spiegato Agnelli -. Essendoci 26 azionisti prenotati per parlare, andando oltre i sette minuti si rischierebbe di sforare le tre ore. Dunque vi prego di rispettare i tempi'. Difatti le tre ore sono già state sforate e in questo momento Jean Claude Blanc e Andrea Agnelli stanno replicando agli interventi precedenti. Tra gli altri, verso metà assemblea, ha preso la parola anche Cristian, capo dei Viking, il quale ha portato all'attenzione del presidente il gradimento dei tifosi per la scelta di Beppe Marotta e Luigi Del Neri. Concludendo ha poi auspicato 'un nuovo rapporto tra società e tifosi, attraverso un dialogo continuo e costruttivo'.

Dunque non è stato facile per Andrea Agnelli e Jean-Claude Blanc tenere a bada tutti gli azionisti-tifosi e far buon viso a cattivo gioco di fronte alle tantissime critiche e alle tantissime opinioni contrarie alle scelte fatte da corso Galileo Ferraris. In particolare quelle economiche e tattiche degli ultimi anni. Tantissimi non hanno gradito la cessione di Diego. 'Avrebbe avuto difficoltà ad inserirsi nel modulo tattico di Del Neri - risponde l'amministratore delegato bianconero -. Rischiava di giocare poco. Dunque abbiamo preferito cedere un giocatore del suo livello per arrivare a giocatori dello stesso livello come Krasic'. Altri non hanno mai perdonato l'acquisto di Poulsen (9,75 milioni di euro più 3 di ingaggio al giocatore) quando l'alternativa poteva essere Xabi Alonso. 'Fu Ranieri a decidere - ha concluso Blanc -. Noi andammo da lui per dirgli: entrambe le possibilità sono aperte. Prenderemo il giocatore più congeniale al suo gioco. Qualche giorno dopo lo staff tecnico ci comunicò la decisione a favore del danese'. Et volià. Dopo due anni si scoprono gli altarini, visto che Ranieri ha sempre sostenuto il contrario. La seconda parte dell'assemblea s'è poi conclusa con una standing ovation per Roberto Bettega, presente in sala ma in disparte (al fondo).

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