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  • Atalanta: Gasperoni soffiato alla Juve

    Atalanta: Gasperoni soffiato alla Juve

    L'Atalanta vola al terzo posto nel girone B del campionato Primavera e darà battaglia a Inter e Milan (che oggi si giocano la vetta della classifica nel derby delle 18 al Vismara) per la qualificazione diretta alle final eight del torneo. Sabato mattina gli uomini allenati da Valter Bonacina hanno seppellito i parietà della Salernitana con un rotondo 7-0. Gli orobici sono in serie positiva da 7 gare e hanno all'attivo 6 vittorie nelle ultime 6 gare in cui, fra i protagonisti, sta emergendo il talento di Matteo Gasperoni.

    SOFFIATO ALLA JUVE - Gasperoni nasce a Cesena l'11 settembre 1998 e fin da piccolo si avvicina subito al mondo del pallone. Come sempre è l'oratorio della parrocchia vicino a casa il luogo dove Gasperoni tira i primi calci ad un pallone. Vive a pochi passi dal Manuzzi ed è nel Cesena che sogna di giocare da grande. Per questo quando la chiamata della formazione cesenate arriva, Matteo la accetta senza guardarsi indietro. Con i bianconeri perfeziona la propria tecnica, ma allo stesso tempo abbassa di molto la propria zona d'azione. Da attaccante si abbassa nel ruolo di regista, il fulcro del gioco da cui passano tutte le azioni della squadra. Tantissimi osservatori seguoni i suoi progressi e il club che più si avvicina al giocatore è la Juventus che arriva perfino ad aggregarlo in una tournèe. Nell'estate del 2015, tuttavia, i rapporti di amicizia e reciproci scambi di mercato messi in piedi da Atalanta e Cesena hanno portato Gasperoni a Zingonia in prestito con obbligo di riscatto (già esercitato ndr.) soffiando di fatto il giocatore alla Juventus.

    DA CIGARINI A DE ROON - Gasperoni è un regista puro, dotato di grande intelligenza e capace di leggere l'azione con grande anticipo. Ma per fare chiarezza sulle qualità del ragazzo è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.com il suo agente, Luca Ariatti: "Matteo da qualche anno a questa parte sta avendo una crescita importante. Arrivare all'Atalanta è stato un passo in avanti importante nella sua carriera perchè è un club che ha un settore giovanile fra i più importanti in Italia. Lui è un ragazzo molto intelligente, che sa bene che per arrivare in alto bisogna lavorare duro e che ha alle spalle una famiglia molto presente che lo tiene con i piedi per terra. Fisicamente è già ben strutturato, supera il metro e ottantacinque d'altezza e da quando è all'Atalanta è migliorato molto nei contrasti e nella gestione dei tempi di gioco. Con Bonacina spesso si trova a giocare nel ruolo di mezzala e questo lo sta aiutando a diventare un centrocampista completo. Dove può migliorare? Nella fase di non possesso, perchè crescere nella gestione del recupero palla è una qualità che può fare la differenza nel diventare un giocatore da Serie A. In passato è stato paragonato a Cigarini con cui ha lavorato in prima squadra, ma studia molto anche da De Roon".

    FUTURO NERAZZURRO - La Serie A, nonostante abbia ancora solo 17 anni, l'ha già assaggiata più volte in stagione. Reja lo ha chiamato più volte ad allenarsi con la prima squadra nerazzurra, crede in lui tanto che già in un paio di occasioni è stato portato addirittura in panchina. Sta completando lo stesso percorso fatto da Grassi, ma Ariatti, per ora, tiene i piedi per terra: "Il paragone con Grassi ci può stare, ma è anche vero che Alberto è un classe '95 che ha avuto un percorso lungo 2 anni prima di arrivare in pianta stabile in prima squadra. Sicuramente il fatto di aver già assaggiato la Serie A fa ben sperare, ma è giusto proseguire per gradi. L'Atalanta crede molto in lui e infatti gli ha confermato il contratto da professionista che aveva con il Cesena. In estate ci troveremo e lo prolungheremo di un ulteriore anno (l'attuale scade nel 2018 ndr.) lui dovrà continuare solo a fare bene. Fra Primavera e, perchè no, in prima squadra".

    Emanuele Tramacere
    Twitter - @TramacEma

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