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  • Atalanta-Juve: Gomez-show, Dybala delude. Così Gasperini ha bloccato Allegri

    Atalanta-Juve: Gomez-show, Dybala delude. Così Gasperini ha bloccato Allegri

    • Fryderyk Ognissanti-Zmijski
    L'Atalanta si schiera con un 3-4-2-1 in cui Masiello, Caldara e Palomino costituiscono la difesa a tre. Hateboer, Cristante, Freuler e Spinazzola formano il reparto di centrocampo, mentre Kurtic e Gomez agiscono da trequartisti alle spalle di Cornelius. In fase difensiva Hateboer e Spinazzola si allineano ai difensori, mentre Kurtic e Gomez rientrano rispettivamente a destra ed a sinistra dei centrocampisti. Lo schema quindi in questa fase diviene un 5-4-1.  Da evidenziare come Masiello, specialmente nei primi quindici minuti di gara, tenda spesso ad uscire dalla linea difensiva, in fase di non possesso, per andare a posizionarsi tra i due reparti. La Juventus gioca con il 4-2-3-1, e gli interpreti di giornata sono Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Asamoah per quanto riguarda il reparto difensivo. Il francese Matuidi e Bentancur formano la coppia di interditori a centrocampo, mentre l'ex viola Bernardeschi, Dybala e Mandzukic giocano alle spalle di Higuain. In fase difensiva Bernardeschi e Mandzukic si allineano ai centrocampisti per uno schema che passa ad essere un 4-4-2, con Dybala ed Higuain che rimangono a formare la coppia d'attacco. In fase offensiva vediamo invece come siano gli esterni bassi ad alzarsi a centrocampo, per uno schema che può essere visto come un 2-4-3-1.
     
    IL PRIMO TEMPO - La gara vede un buon approccio dell'Atalanta, che nei primi quindici minuti tiene l'equilibrio tattico, grazie a dei buoni movimenti di scaglionamento difensivo, con i quali riesce a togliere tempo e spazio ai giocatori bianconeri. Dopo i primi 15' di gara Gasperini sceglie di cambiare e passa ad un 5-3-2, posizionando Kurtic a sinistra di Freuler e Cristante, e tenendo Gomez alto al fianco di Cornelius. Di fatto con questa mossa scopre la fascia destra, dove il solo Hateboer deve affrontare Mandzukic ed Asamoah, aiutato in seconda battuta da Masiello. Non è un caso che proprio da un azione di Asamoah nasca il primo gol della Juventus, al 20'. Nella circostanza è molto abile a calciare di prima intenzione il francese Matuidi, ed è molto scaltro Bernardeschi a ribadire in gol la corta respinta del portiere Berisha. Tre minuti dopo arriva il raddoppio della Juventus, che da squadra solida e cinica, approfitta subito del momento di crisi dei bergamaschi per allungare le distanze. Nella situazione del gol è ancora molto abile il fantasista Bernardeschi a servire con un passaggio in verticale una palla d'oro per Higuain, che difende la palla, la controlla ed insacca, dimostrando di essere sulla buona strada per tornare al cento per cento. Dopo questo uno-due la squadra di Gasperini non crolla, bensì riesce a riprendersi: Masiello e Hateboer iniziano a trovare i giusti meccanismi di scaglionamento difensivo, e la gara ritrova il suo equilibrio, tanto che al 30' i nerazzurri trovano il gol del 2 a 1 sfruttando una situazione di palla inattiva. Dai 25 metri è insidioso il tiro ad effetto di Gomez che trova impreparato il capitano Buffon, che si esibisce in una respinta corta non certo impeccabile, sulla quale è lesto Caldara nel tap-in vincente. Da annotare il cambio di Cornelius per Ilicic al 31', a quanto pare per infortunio. Dal punto di vista tattico non cambia nulla, e l'Atalanta rimane con il 5-3-2 fino alla fine del primo tempo, che si chiude con la Juventus che controlla bene gli spazi e non concede più niente agli avversari.

    IL SECONDO TEMPO - La seconda parte di gara vede subito il secondo cambio del Gasp, che al 55' inserisce Petagna per Kurtic. Con questo cambio l'Atalanta torna al 3-4-2-1, con Petagna a fare da riferimento offensivo con alle spalle Gomez ed Ilicic, spesso larghi per chiudere sugli esterni. Il minuto seguente è il Var a prendersi la scena, cambiando il corso della gara, che aveva visto il terzo gol juventino ad opera di Mandzukic. Andando a monte dell'azione, l'arbitro decide di annullare il gol e far riprendere il gioco con una punizione a favore dei bergamaschi, per fallo di Lichtsteiner su Gomez. Dopo questa situazione ci sono una decina di minuti di equilibrio, ai quali seguono il cambio di Lichtsteiner per Barzagli, ma sopratutto il gol del pareggio bergamasco, ad opera di Cristante, molto abile ad inserisri in area e a colpire di testa su ottimo cross di un generosissimo Gomez. Le due mosse di Allegri per cercare di vincere la gara sono l'inserimento di Cuadrado per Bernardeschi, al 69', e quello di D.Costa per Mandzukic al 77'. Entrambe le mosse però non cambiano nulla dal punto di vista tattico, mentre forse ci poteva stare un cambio atto ad aumentare il potenziale offensivo. Comunque i cambi hanno il loro effetto, poiché all'80' la Juventus usufruisce di un calcio di rigore, stavolta confermato dal Var, per fallo di mano di Petagna su calcio di punizione di Dybala. Dal dischetto va lo stesso Dybala, che però si fa neutralizzare il tiro da Berisha. La gara si chiude con la Juventus che cerca di sfondare il fortino costruito da Gasperini, che però regge fino alla fine dei sei minuti i recupero. 

    I SINGOLI - Juventus sottotono, in cui non brillano coloro che ne hanno fatto, e ne fanno tuttora la storia: non esente da colpe Buffon sul primo gol. Incerti Benatia e Lichtsteiner. Sufficiente la prova di Asamoah. Bello il primo tempo di Bernardeschi. In gol Higuain. Girnataccia per Dybala. Per l'Atalanta è ottima la prova di Caldara, sia in fase difensiva che sotto rete. Bene Spinazzola e Hateboer sugli esterni. Generossissimo Gomez. Solidi Palomino e Masiello.

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