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  • Atalanta, le pagelle di CM: deludono i gioiellini. Spinazzola a testa alta

    Atalanta, le pagelle di CM: deludono i gioiellini. Spinazzola a testa alta

    Brusco risveglio per l'Atalanta, che vede interrotto il suo filotto di vittorie al cospetto di una Juventus ferita e forse per questo ancora più letale. Sorprendono, invece, due giocatori poco reclamizzati.

    ​SPORTIELLO 5.5: non regala mai sicurezza al reparto.

    TOLOI 5.5: sempre, o quasi, in ritardo.

    CALDARA 5.5: la cosa migliore dopo pochi secondi, quando sovrasta in anticipo Higuain. Poi perde misure e certezze, accumulando una lunga serie di piccoli errori.

    MASIELLO 6: alla fine è quello che sbaglia meno tra i tre dietro.

    CONTI 5: ha tempi e passo, prova a tenere botta con Alex Sandro perdendo però il duello. È il primo a stendere il tappeto rosso al brasiliano in occasione dell'1-0 (55' GRASSI 5.5: non cambia marcia al motore atalantino).

    KESSIE 5: gli occhi erano quasi tutti su di lui, l'ivoriano per una volta delude sotto ogni punto di vista. Forse sente la pressione, ragiona troppo, perde contrasti e duelli fisici.

    FREULER 6: più smaliziato del compagno di reparto, con la clava più che col fioretto trova poi il gol nel finale.

    SPINAZZOLA 6: Lichtsteiner non impone più ritmi infernali, ma lui non riesce a far male in fase di spinta come avrebbe dovuto

    KURTIC 5: si perde Rugani sul corner del 2-0 e guarda Mandzukic su quello del 3-0, tra le linee finisce per perdersi appresso ai continui cambi di posizione dei centrocampisti bianconeri (74' D'ALESSANDRO 6: sfrutta bene l'occasione).

    GOMEZ 6: i pericoli maggiori partono dai suoi piedi, poco assistito dai compagni non trova il guizzo.

    PETAGNA 5: fa a sportellate, le perde quasi tutte (55' PESIC 5.5: sostitusce Petagna, ma non cambia nulla).

     

    All. GASPERINI 5: la sua Atalanta corre tanto, questa volta a vuoto. Altra Juve rispetto a quella di domenica scorsa, i suoi ragazzini terribili non entrano mai in partita e rimangono sempre fermi sulle palle inattive dove la zona si rivela controproducente. Un ko che non può cambiare quanto fatto di buono fin qua.


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