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  • Atalantamania, de Roon usa la testa e mette i punti: la Juve non fa paura

    Atalantamania, de Roon usa la testa e mette i punti: la Juve non fa paura

    • Marina Belotti
    L’immagine di Marten de Roon bendato come una mummia dalla fronte in su, rasato nei sei punti della ferita, che resta in campo e lotta fino all’ultimo, ritrae il vero eroe atalantino. “La maglia sudata sempre” è un invito sulla divisa insanguinata che il numero 15 prende alla lettera. E, dopo i punti di sutura, regala quelli di un’Europa sempre più vicina.
     
    DE(A) ROON- Tre punti col Bologna e meno tre dalla Samp, ovvero dal settimo posto chiamato Coppa. L’olandese pre-convocato in nazionale, che ha giocato per un anno in Premier League, ha in sé il temperamento del bergamasco doc: un ragazzo timido, che fa il suo senza eccellere, ma che sputa sangue e non conosce resa. Marten è al suo secondo gol stagionale, ma firma una rete pesante, che riapre la rincorsa ai sogni a cinque stelle. Gli atalantini vorrebbero che tutti gli 11 in campo fossero, come l’ha definito lo stesso Papu, dei ‘gladiador’ come lui. Già, il Papu…Ma che fine ha fatto il Papu?
     
    DON’T TOUCH MY PAPU- Proprio lui che entrava in campo per risolvere le partite, quelle importanti, dissolve nel primo tempo il vantaggio sul Bologna, quello fondamentale. I tifosi lo guardano e contemplano le sue giocate che lo spingono, in un battibaleno, dalla trequarti al cospetto di Mirante. Forse lo ammira troppo, forse ha deciso di regalare al belga la gioia del gol, fatto sta che al dubbio: “Il Papu proverà direttamente un tiro di potenza? Tenterà un pallonetto? Dribblerà l’ultimo uomo?”, il capitano risponde facendosi trovare in Castagne. Il passaggio al centrocampista classe ’95 è davvero senza spiegazioni e la pecca di generosità non è una giustificazione sufficiente. Più probabile che la sfiducia, unita all’insicurezza, abbia preso il sopravvento: quando perde palla e la sua corsa si arresta in un cammino sconsolato, arriva la conferma.
     
    SPID- “Sarà decisivo nel finale di stagione”, lo difende Gasperini. E i tifosi alzano l’asticella: “Deciderà il match contro la Juve”. Certo è che se fosse così, l’Atalanta firmerebbe subito e a occhi chiusi. Con un ben-de Roon guerriero, un Ilicic che entra e cambia l’inerzia della partita, se anche il Papu ritrovasse la leadership perduta, per la Dea la via per l’UEL sarebbe tutta in discesa. Contro la malefica coppia HD che attende i nerazzurri mercoledì sera, sospinti da mezza Italia, Bergamo risponde con la SPID, che, neanche a dirlo, va veloce: un ritrovato Spinazzola, un Papu che cerca il riscatto, un superman Ilicic e un De Roon gladiatore. La Dea può volare in Europa, come quelle rondini che Dalla invoca sull Dall’Ara nel ricordo di Astori. Fiero di essere bergamasco, un po’ come de Roon ieri pomeriggio.

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