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  • Atalantamania: la bella addormentata

    Atalantamania: la bella addormentata

    Lungi da noi il voler fare della Dea un classico della Walt Disney. Ma, se analizzassimo per un millesimo di secondo il titolo, scopriremmo un fondo di verità. E la prestazione di ieri contro i viola ne è la prova.

    Bella. Non bellissima. Già, perché con l’arrivo a Bergamo della terza potenza del campionato, molti si aspettavano probabilmente la classica partita casalinga tutta difensiva, cercando di soffrire il meno possibile il pressing avversario: ma non è andata proprio così. Nel primo tempo i nerazzurri e, in linea di massima, fino al primo gol fiorentino, hanno tenuto il baricentro alto, si son rivelati propositivi concedendo veramente poco alla Fiorentina, che si è vista solo al 9’ su una punizione da brividi di Pasqual che ha impegnato Sportiello a tutelare il proprio palo. I primi 45’ di gioco, sono anche quelli più prolifici in fatto di occasioni nerazzurre: si pensi alla capocciota di Dramé 10’, ribattuta da Tatarusanu e alla conclusione al 29’ di Papu, terminata sul fondo. La solita Atalanta: si giochicchia, si prova a far paura ma non si morde sotto la porta.

    Successivamente ne segue il blackout. Da qui ‘l’addormentata’. La difesa imbattibile  subisce due gol in contropiede, nell’arco di 6’ e, al 67’, ci aveva già pensato la testata di Mati Fernandez a castigare i padroni di casa. La Fiorentina, sino a quel momento assopita in attacco, è riuscita a concretizzare al meglio le uniche e ghiotte occasioni avute e le entrate in campo di Borja Valero e Kalinic si sono rivelate determinanti.

    Insomma la truppa di Susa ci ha messo all’incirca 20’ per segnare ed a portarsi a casa la vittoria; all’Atalanta non è bastato modificare il tabellino con i gol di Conti e Pinilla in zona Cesarini, oltre più della metà del match per invertire la rotta e mettere i toscani ko. E la vittoria manca da 11 giornate. Ora tocca il Carpi, squadra sicuramente alla portata dei bergamaschi. E chissà che non sia proprio contro i modenesi che possa arrivare ‘il bacio’ della vittoria a risvegliare la Dea da questo lungo sonno che va avanti da troppo tempo.

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