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Atalantamania: la doppia partita

Atalantamania: la doppia partita

La lista dei desideri era lì, pure bella lunghetta. Silenziare i campanelli d'allarme post Pergolettese e Chievo: fatto. Avere risposte da Marko Livaja, al centro di una nuova polemica: fatto, alla grande. Riscoprire Moralez: fatto. E onorare la Coppa, spesso infingarda: fatto. Ingredienti ricchi per l'antipasto di calcio vero, quello in cui sbagliare non è più ammesso. Lo spuntino barese di domenica ha saziato a dovere.

Ora, un'altra prova. Il debutto, il primo passo, l'incipit. Chiamatelo come volete, è il solito rito di fine agosto. Si inizia da Cagliari, anzi da Trieste, contro una diretta concorrente, e poi il Torino, altra rivale per un posto al sole della salvezza. Che campionato sarà?, vien da chiedersi a ogni tifoso, di questi tempi.

Il 4-3-3, la definitiva consacrazione di Jack, il boom di Livaja, l'ennesima conferma di Denis: di carne al fuoco ce n'è parecchia. I voli pindarici, però, devono stare ben riposti nel cassetto. Sarà un campionato duro, benché l'asticella della Dea parta finalmente dallo zero. Basta -6, basta -2, l'Atalanta parte alla pari delle altre. E ci sarà da sgomitare, per raggiungere lo scudetto della salvezza, che negli ultimi anni ha riservato amare sorprese anche a chi aveva innestato il pilota automatico verso altri lidi: chiedete alla Samp, punzecchiate il Palermo, quota quaranta non è mai scontata. 

Sarà forse il pessimismo della ragione, da ribaltare poi con l'ottimismo della volontà nerazzurra, ma è sempre meglio il low-profile.  E intanto c'è una doppia partita: il campo, sì, ma pure il mercato. Non bastasse il 31 agosto, il match delle compravendite quest'anno avrà i tempi supplementari sino al 2 settembre. Cosa aspettarsi? Poco, si potrebbe azzardare: un assalto a Bonaventura potrebbe pure arrivare, ma la Dea tenterà di resistere, e magari arriverà Hallfredsson. È il terminal delle partenze, invece, a essere intasato: una rosa da sfoltire, elementi in esubero di piazzare e un piccolo tesoretto (leggasi Ardemagni) da capitalizzare. Al di là delle trattative, quel che conta sarà iniziare il campionato col piede giusto: il destro di Livaja, magari, perché Marko può essere la chiave di una stagione.

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