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  • Atalantamania: la vittoria dell'orgoglio

    Atalantamania: la vittoria dell'orgoglio

    Il match della svolta, dell’ossigenazione decisiva alla classifica: l’Atalanta batte il Milan per 2-1, portandosi alla momentanea (in attesa di Bologna-Verona di questa sera..) undicesima posizione, volando a +8 sulle terzultime. 

    Lo spirito. Questo è quello che più di tutto ha colpito gli spettatori e che alla lunga ha preso il sopravvento: il Milan, favorito sulla carta, sul campo non si è rivelato un avversario irresistibile, tant’è vero che il vantaggio rossonero è maturato per mano di Stendardo in area piccola. Ma il rigore messo a segno da Luis non ha fermato un’Atalanta che, seppure con fatica, dopo quelle infinite 14 partite senza vittoria, ha mostrato quel carattere che già l’aveva aiutata con i bolognesi e che ieri è servito dapprima a portare il pareggio dei conti e poi a staccare.

    Inutile dire che lil successo è anche e soprattutto merito dei singoli. Il ritorno al gol di Mauricio Pinilla. Messo in croce perché in questi mesi è stato più protagonista fuori dal rettangolo di gioco che dentro, causa le sue squalifiche e per i battibecchi col mister, arriva quando meno te l’aspetti, sempre a modo suo, con quella sforbiciata mozzafiato per cui gli perdoni tutto, pecche caratteriali e astinenza dal gol comprese. E poi c’è Gomez, il faro di questa squadra perché, se è vero che l’Atalanta è stata protagonista di un lungo e torbido sonno, lui è sempre stato sveglio e la sua segnatura è la massima esaltazione del suo apporto, mai banale. Il migliore, tuttavia, è stato Luca Cigarini: il professore che sale in cattedra, dirige la scolaresca come da tempo non faceva, recuperando e favorendo scambi di palla per 90’. Mancava da tempo a prestazioni eccellenti di questo tipo: eh bravo l’ex Luca nazionale. Senza nulla togliere al solito olandese volante: sempre sul pezzo. Per il resto, applausi per tutti, capaci nel collettivo di aver sostenuto al meglio  la prova dell'unione che fa la forza. L'orgoglio sviscerato da questa squadra ha rivendicato se stesso. E l'ha fatto nel migliore dei modi.

    Ora il prossimo avversario è il Torino, caricato a mille dalla vittoria sull’Inter e che gode gli stessi punti dell’Atalanta. Sarà il classico incontro del ‘non facciamoci troppo male’ e il pareggio potrebbe essere il risultato a più facile portata di mano. L’obiettivo salvezza è vicino, ma non ancora raggiunto. Servirà sicuramente l’Atalanta vista contro il Milan per mettere in cassaforte quei punticni che occorrono per chiudere al meglio la stagione. In Serie A.

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