Calciomercato.com

  • Atalantamania: le conseguenze dell'ingenuità

    Atalantamania: le conseguenze dell'ingenuità

    ‘Le conseguenze dell’ingenuità a volte sono sottovalutate, se si potesse correre più avanti, non si farebbe certo quell’errore’. Frase d’apertura di una canzone di Francesco Tricarico, ‘Le conseguenze dell’ingenuità’, che ben rispecchia l’andamento e l’esito della partita col Napoli.

    Ingenuo De Roon: accolto da più di duecento tifosi mercoledì scorso all’Atalanta Store, ieri è stato protagonista (come sempre) di un’ottima prestazione, almeno fino al 53’, quando il suo tocco di mano in area piccola ha cambiato le carte in tavola a favore dei partenopei che hanno sfruttato la chance per portarsi in vantaggio su rigore. Gesto il suo involontario, ma fatale. Anche sul secondo gol l’olandese si fa anticipare nello slancio da Higuain, il cui colpo di testa non perdona la frivolezza concessagli. Probabilmente, sul 1-2, si poteva fare certamente qualcosa di più, specie con l’aggiunta dell’espulsione accorsa a Jorginho, per doppia ammonizione. Lì, i nerazzurri avrebbero dovuto sfruttare al meglio la superiorità numerica perché, nonostante i peccati veniali dei singoli, complessivamente questa squadra stava disputando una buona partita; tuttavia, è stata la truppa di Sarri ad andare nuovamente in rete e, ancora una volta, grazie a una disattenzione bergamasca che ha concesso agli avversari di ripartire in contropiede e mettere la parola fine sul match. Vero che a Natale siamo tutti più buoni, però son stati forse un po' troppi i doni concessi ieri ai campani. Alla fine, la ciliegina sulla torta, è stata posta da Paletta, un’altra espulsione,(che farà piacere alle statistiche nazionali e non che hanno classificato gli atalantini i più ‘cattivi’ d’Europa...), anche questa da amare risate: sul 1-3, ha senso farsi espellere al 90’? Assolutamente, no.

    La sosta natalizia può essere benefica per riflettere sul tallone d’Achille di questa squadra, sperando che sotto l’Albero Babbo Natale porti in dono quella maturità, sulla quale, il buon maestro Edy, si era già esposto due settimana fa, dopo la gara ‘balorda’ con i clivensi.

    Altre Notizie