Manca l'ultimo scatto, quello verso l'abbraccio della matematica. Sul fatto che l'Atalanta sia praticamente salva, non ci sono troppi dubbi. Certo, calma e gesso, perché non si sa mai. Ma uno slancio di ottimismo, coniugato con l'obiettività, fa restare tranquilli i tifosi della Dea. Sull'orizzonte ci sono però due sabati davvero importanti.

Due aperitivi per la salvezza. Nel primo impegno, innanzitutto, c'è l'impiego di Livaja come perno unico dell'attacco nerazzurro. Non c'è Denis, lo sappiamo, perché un attimo di nervosismo ha preso il sopravvento. E' una nuova occasione per l'ex interista, un talento grezzo ma già rodato. Sì, le qualità ci sono tutte: l'Atalanta ha in casa un tesoro da custodire e valorizzare. E pensate che ce l'hanno dato in cambio di Schelotto...

Sarà importante - è una banalità, eppure va ripetuta - non perdere: sarà determinante soprattutto sul piano psicologico, per non generare cattivi pensieri e anzi tagliare le ali di un Genoa che vive ogni gara come l'ultima chiamata. La sconfitta con la Fiorentina probabilmente può essere salutare, perché ha ridato alla Dea quel pizzico di rabbia che può fare la differenza. Non la giusta euforia post-Inter, ma un sano spirito di rivalsa da sciorinare contro il Grifone.

Poi, ancora di sabato, a Bergamo arriva il Bologna. Un Bologna appena sopra, probabilmente con la pancia piena e lo spirito vacanziero. Un pareggino dal retrogusto di biscotto per accontentare entrambe le contendenti? No, nient'affatto: una vittoria, per chiudere definitivamente ogni discorso e avvicinarsi sempre più al brindisi con la matematica.