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  • Atalantamania: quanta prepotenza!

    Atalantamania: quanta prepotenza!

    • Sabrina Fratus
    Solo una settimana fa l'avevamo definita telenovela e così continua ad essere.

    L'ultima puntata risale alle dichiarazioni di ieri da parte del signor Mario Giuffredi che, senza troppi peli sulla lingua (che non ha mai avuto) ha affermato prontamente: 'Andrea andrà al Milan o non si presenterà a Rovetta'. A tale provocazione verrebbe da sorridere amaramente, in primis perchè, con tutto il rispetto per Giuffredi e il suo assistito, il calcio e' sempre più sottomesso alla prepotenza dei procuratori e secondo perchè Andrea Conti se è divenuto un giocatore ricercato e ben richiesto lo deve soprattutto all'Atalanta e a Gian Piero Gasperini. Sicuramente è un giocatore che ha mostrato di avere talento ma i meriti vanno soprattutto a Gasperini, per aver colto come lanciarlo, poichè il rendimento di Conti con Reja non ha mai raggiunto il livello attuale. Ma la riconoscenza, di questi tempi, è merce rara se non inesistente. Per un Donnarumma che non rinnova scatenando il sentimentalismo milanista, c'è un Conti che sta seguendo le sue impronte, ma questo, ovviamente, non susciterà lo stesso scalpore qualora dovesse approdare al Milan.

    Se per Conti si attendono ancora (forse gli ultimi) sviluppi, un altro giocatore sembra destinato a lasciare Bergamo: Alberto Paloschi, per il quale la Spal ha superato in queste ultime ore Cagliari e Chievo. Il dispiacere in merito a questo ragazzo nasce dal fatto che non è mai riuscito ad ingranare davvero con i meccanismi del gioco di Gasperini, sia per caratteristiche personali che non sposano lo schema del tecnico, sia per sfortuna e, in alcuni casi, incapacità nel cogliere le chance dategli. E all'Atalanta, quest'anno, le sue chance mancate sono pesate ed è ovvio che la stessa società non possa più permettersi di lasciare in panchina un calciatore costato a gennaio la bellezza di 7 milioni.

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