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  • Atalantamania:| Ritrovare lo smalto perduto

    Atalantamania:| Ritrovare lo smalto perduto

    Ha ragione Colantuono: il tempo per gli applausi è finito. Perché va bene l'estetica, va bene costruire, va bene impressionare, ma contano i punti. Con il Bologna è successo ancora: non in maniera eclatante come contro - l'esempio più limpido - la Roma, ma per larghi tratti si è materializzata quell'impressione. Ed essere giustiziati dall'ex a metà Manolo Gabbiadini è la ciliegina amara sulla torta della sfortuna. Ma il tecnico nerazzurro ha ragione soprattutto su un altro punto: è mancata la concentrazione. La testa. Ciò che fa la differenza.

    Tre sconfitte messe in fila hanno tagliato le gambe a un'Atalanta che stava correndo veloce, a razzo, dopo le vittorie di prestigio su Napoli e Inter. Sono arrivati tre sgambetti, un tris di cadute non preventivato (con la Fiorentina si poteva sicuramente mettere in conto un risultato negativo, ma contro un Genoa e un Bologna in difficoltà...) che ha ricondotto la Dea sui binari della realtà: quella che staglia all'orizzonte l'obiettivo della salvezza e archivia i sogni vellutati di Europa. Poco male, certo, i programmi di inizio stagione erano chiari, ma si sa che il tifoso ha il diritto di osare.

    Urge ritrovare la compattezza delle giornate migliori, il carattere operaio e la grinta bergamasca, perché quella col Parma è una gara assolutamente - e anche retoricamente, ma è la verita - da non sbagliare. C'è poi un grande rammarico. Enorme, grandissimo. Come l'affetto che Bergamo ha riversato su Guido Marilungo, crack di sfortuna e dolore: ecco, con un Moralez così in flessione, capace di alternare classe cristallina a prestazioni da latitante, l'estro dell'ex doriano sarebbe stato ossigeno prezioso. 

    Ma il pomeriggio di Coppa - finalmente tornata competizione positiva per la Dea, dopo qualche stagione da bollino rosso - ha consegnato pure i primi centri di Facundo Parra, che con un colpo di tacco si è scrollato di dosso l'ingrata etichetta di oggetto non identificato: non resta che attenderne altri, stavolta in campionato, ancor più decisivi.

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