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  • Atalantamania:| Sognando un colpaccio...

    Atalantamania:| Sognando un colpaccio...

    Va bene così. Fermare una diretta avversaria, controllare le altre, allungare la striscia positiva: è un buon punto quello raccolto dall'Atalanta a Novara. Colantuono incamera cinque punti in un trittico spinosissimo e può scollinare verso la salvezza. Chiaro, i giochi sono ancora aperti, niente è deciso. Servirà la ceralacca della matematica, ma la strada tracciata è giusta.

    Un pari giusto, che rispecchia l'andamento della gara. Il Lecce rosicchia due punti, ma il gap che separa la Dea dalle zone caldissime è ancora confortante. L'unica pecca è aver chiuso la giornata senza reti all'attivo. E soprattutto continua il digiuno di German Denis, ormai prossimo ai due mesi senza l'ebbrezza del gol. Contro il Genoa sono arrivati una traversa e un assist.
     
    'Ok, un'aggiustatina alla mira e a Novara si sblocca', questo il pensiero comune a tanti supporter nerazzurri. E invece - vuoi la sfortuna, vuoi l'imprecisione - in Piemonte è arrivata un'altra traversa, dai tratti incredibili e fantozziani. Era più facile buttarla in rete, quella palla. Servirà la serenità, come ha suggerito Colantuono a fine gara. Il Tanque deve stare tranquillo e ritroverà la via del gol che, nel girone d'andata, sapeva imboccare come il miglior TomTom.
     
    Il contributo fin qui dato dal panzer di Lomas de Zamora è stato comunque fondamentale. Le dodici gemme sbobinate lungo tutta la stagione hanno permesso ai bergamaschi di raggranellare fieno importantissimo per le giornate di magra. Un 2012 apertosi con qualche passo falso di troppo non ha comunque intaccato la posizione dell'Atalanta, ancora tranquilla dal suo promontorio fatto di punti e certezze.
     
    Il prossimo turno non è certo dei più agevoli. Arriva la Roma di Luis Enrique, profeta di un nuovo calcio. Non ci sarà Totti, ma l'undici giallorosso saprà supplirlo a dovere. Ecco, si sogna il colpaccio, una vittoria d'autore. Fin qui non è ancora arrivata: sarebbe la ciliegina che aggiungerebbe la giusta dolcezza a una stagione partita amarissima e incredibilmente svoltata verso contorni zuccherini. Credici, Atalanta.

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