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  • Atalantamania:| Tra futuro e presente

    Atalantamania:| Tra futuro e presente

    Il futuro è nelle sue mani. Anzi, nei suoi piedi. L'Atalanta non può che coccolarsi il suo nuovo golden-boy, e tenerselo stretto, ancor più stretto, allontanando le sirene che lo vorrebbero in piazze lontane, ma prestigiose. Manolo Gabbiadini si conquista titoli e lusinghe, ma resta sempre umile. Quell'umiltà che lo ha sempre contraddistinto e che lo sta aiutando a scalare l'Olimpo del pallone. Il paradosso, però, fa sorridere: titolare inamovibile nell'Under di Ciro Ferrara, riserva di lusso nel club. L'ennesimo fiore del vivaio nerazzurro è sbocciato. Il profumo è quello del talento.

    Gol dopo gol si sta conquistando le attenzioni di tanti addetti ai lavoro, e di conseguenza gli interessi di tante big. Piace all'estero, ma anche a Roma, Palermo, Napoli e Juve, che in ordine sparso hanno telefonato al suo procuratore. L'intenzione della Dea è chiara, ferrea: Gabbiadini è il futuro. E il presente? Certo, il bomber dell'Under 21 è un elemento prezioso anche per questa stagione, ma con davanti uno come Denis non è certo facile ritagliarsi le copertine. Verrà anche il suo momento, siamo sicuri.

    Intanto il progetto atalantino non si ferma. La Dea va forte sul campo, ma ancora più forte va la dirigenza: dopo aver costruito una squadra finora perfetta, nell'estate più difficile della ultracentenaria storia nerazzurra, si guarda soprattutto avanti. Lo zoccolo duro è fatto in casa: Consigli, Capelli e Padoin sono pronti a issarsi a bandiere della città, sposando appieno un progetto che vede in loro i solidi pilastri dell'Atalanta del domani.

    E' il sogno di Percassi: una squadra composta in prevalenza dai prodotti della cantera. Aggiungiamoci anche Jack Bonaventura, lo stesso Gabbiadini e anche Nadir Minotti, altro talento in rampa di lancio, senza dimenticare il simbolo Bellini e i tanti gioielli sparsi in prestito per l'Italia, linfa fresca da iniettare nelle prossime stagioni. Le basi sono solide e il tifoso non può che fregarsi le mani e sognare. Piedi per terra, sia chiaro, ma ambizioni chiare: dopo il fango del calcioscommesse, la gioia è all'orizzonte.

    Il domani ha però tinte bianco-nere: quello di domenica, a Siena, è un match da non fallire. Punti pesantissimi in palio, uno scontro direttissimo tra due neopromosse che hanno fin qui ben figurato. L'errore più grave che la Dea può commettere è di entrare in campo sapendo di essere favorita: testa bassa e tanto cuore. E tre punti da portare a Bergamo.

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